Minacce ai magistrati, arrestati don Ercole Artoni e l’evasore Aldo Ruffini

25 settembre 2018 | 05:45
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Minacce ai magistrati, arrestati don Ercole Artoni e l’evasore Aldo Ruffini

Il sacerdote è ai domiciliari e il commerciante è in carcere. Sono accusati di minaccia aggravata a componenti di un corpo giudiziario

REGGIO EMILIA – Il sacerdote don Ercole Artoni, 88 anni, fondatore del Centro sociale Papa Giovanni XXIII, si trova da ieri all’alba agli arresti domiciliari, mentre Aldo Ruffini, 74enne, accusato di un’evasione fiscale milionaria, è finito in carcere. Lo riporta la Gazzetta di Reggio. Gli inquirenti ritengono che i due siano coinvolti nelle minacce a tre magistrati che, nell’estate del 2017, furono messi sotto scorta. Si tratta del presidente del tribunale Cristina Beretti (al tempo reggente) e dei pm Valentina Salvi e Giulia Stignani.

La procura di Ancona, competente per i reati nei confronti dei magistrati reggiani, ha chiesto e ottenuto dal gip marchigiano le misure cautelari. Secondo gli inquirenti, come detto, ci sarebbero dei legami con la colossale confisca del mega patrimonio (da 24 milioni di euro) appartenente ad Aldo Ruffini.

Nel corso degli accertamenti relativi a questa vicenda, nelle intercettazioni, secondo quanto riporta la Gazzetta di Reggio, sarebbero emerse le minacce, ma anche strane richieste di informazioni, specie sulla toga reggiana Beretti. Don Artoni e Ruffini sono accusati di violenza o minaccia aggravata ad un Corpo politico, amministrativo o giudiziario o ai suoi singoli componenti.

La domanda che ora molti si porranno in città è cosa possa c’entrare un sacerdote come don Ercole Artoni, che si è sempre speso per gli ultimi, con un commerciante finito nei guai per evasione fiscale e, soprattutto, cosa sia emerso di così preoccupante da quelle intercettazioni.