Vandalismi a Capodanno, Tarquini: “Così non va”

3 gennaio 2024 | 18:31
Share0
Vandalismi a Capodanno, Tarquini: “Così non va”

L’assessore Tria replica a Fdi: “Non ho la delega alla sicurezza, ma alla legalità anche se. evidentemente i due termini, sono per Aragona sinonimi, cosa che non è”

REGGIO EMILIA – A Reggio Emilia continua la querelle sugli atti vandalici ad opera di giovanissimi commessi nell’isolato San Rocco a Capodanno. E mentre il prefetto Maria Rita Cocciufa preannuncia una seduta ad hoc del comitato per l’ordine e la sicurezza, anche Giovanni Tarquini commenta l’accaduto.

L’avvocato, indicato come probabile candidato del centro destra alle prossime amministrative, scrive su Facebook a proposito delle vicende di Capodanno: “Ultimo dell’anno: petardi assordanti, atti di vandalismo, lanci di sassi, schiamazzi di ogni sorta. Sempre peggio. Non più come tradizionale momento di festa che può anche ammettere uno strappo alle regole, ma come se fosse diventata una assurda zona franca in cui sfogare tutta la rabbia o il peggiore istinto di illegalità”.

Il tutto aggiunge Tarquini, “di fronte a forze dell’ordine ignorate o addirittura sbeffeggiate”. Insomma, “no, così non va”, conclude il legale. Intanto l’assessore Nicola Tria, accusato dal coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia Alessandro Aragona di non aver detto ancora nulla, respinge le accuse al mittente.

“Il signor Aragona, che non ho il piacere di conoscere, mi pare si sia perso, probabilmente già in preda alla foga elettorale, il lavoro che in questi cinque anni è stato fatto con Gruppi di controllo di comunità, cittadini dei quartieri, residenti del centro storico e delle periferie. Si è perso le riunioni e i convegni della Consulta”, dice Tria.

In “nessuno di questi – aggiunge l’assessore – ho visto il signor Aragona, il quale evidentemente parla assai di Reggio sui media, ma partecipa poco alla vita cittadina”. Tria precisa quindi di avere la delega alla legalità e non alla sicurezza anche se, precisa, “evidentemente i due termini sono per lui sinonimi, cosa che non è”.

Infine dice di attendere Aragona “ad una delle prossime riunioni così che possa dare un suo più fattivo contributo”.