Processo Aemilia, Azione: “No alla politica del sospetto”

11 aprile 2023 | 15:30
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Processo Aemilia, Azione: “No alla politica del sospetto”

Il partito di Calenda non lesina critiche a Pennisi e alll’ordine degli avvocati di Reggio Emilia

REGGIO EMILIA – Azione Reggio Emilia respinge la “politica del sospetto” che vede aleggiare nel dibattito sulle presunte indagini non fatte nel processo Aemilia contro la ‘ndrangheta. A denunciare a mezzo stampa quelle che ritiene delle lacune investigative, in particolare sulle connessioni tra le cosche ed esponenti politici di centro sinistra, è stato l’ex pm della Direzione antimafia Roberto Pennisi.

Il direttivo di Azione e il suo segretario Marco Cassinadri osservano però: “Non si comprende per quale ragione abbia rilasciato dichiarazioni a testate giornalistiche solo ora che è in pensione e non abbia denunciato tali fatti al Consiglio Superiore della Magistratura durante il suo mandato, peraltro senza indicare nomi e cognomi di soggetti presuntivamente coinvolti”. Quanto poi alla presa di posizione dell’Ordine reggiano degli avvocati, che ha espresso un “cauto disappunto” sul fatto che la “pista” indicata da Pennisi non sia stata seguita, Azione è ugualmente perplessa. ”

Non comprendiamo come, su dichiarazioni tanto generiche fatte da chi oggi è un privato cittadino l’Ordine possa elevarle al livello di ‘rivelazioni’, atteso che detto termine può essere riferito solo a fatti specifici accertati e non a convincimenti od opinioni non contestualizzati di una sola persona”. E questo “a meno di ritenere che un organo istituzionale possa pronunciarsi per ‘partito preso'”, commenta il direttivo di Azione. Che chiede pertanto anche alla Camera penale, “garante dei diritti e del giusto processo”, se “avalli tale infelice presa di posizione (degli avvocati, ndr) che pare avere una chiara e imprudente finalità di carattere politico”.