Rossi si schiera col sindaco: “L’Ordine degli avvocati non faccia politica”

9 aprile 2023 | 11:01
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Rossi si schiera col sindaco: “L’Ordine degli avvocati non faccia politica”

Il deputato del Pd: “Ha assunto posizioni politiche di confronto tra le parti, cosa che non dovrebbe essere il campo di azione dell’ordine stesso”

REGGIO EMILIA – “Condivido le parole del sindaco Vecchi, in merito alla recente presa di posizione dell’Ordine degli avvocati reggiani che, in seguito a un intervento irrituale, ha assunto posizioni politiche di confronto tra le parti, cosa che non dovrebbe essere il campo di azione dell’ordine stesso”.

Lo scrive il deputato del Pd, Andrea Rossi, a proposito dello scontro in atto fra l’ordine degli avvocati e il sindaco di Reggio Emilia, relativa alla presa di posizione del Consiglio dell’ordine degli avvocati che nei giorni scorsi, in un suo comunicato, aveva sostanzialmente fatto sue le tesi da tempo sostenute da Forza Italia e Fratelli d’Italia, dando credito alle accuse secondo le quali la Direzione distrettuale antimafia, nell’ambito delle inchieste sulla criminalità organizzata, non avrebbe indagato sugli amministratori locali di centrosinistra, ma solo su esponenti di centrodestra.

Agli avvocati aveva replicato il sindaco Luca Vecchi sostenendo di aver trovato “inquietanti le dichiarazioni dell’Ordine degli avvocati su Aemilia e Dda” e aggiungendo che trovava “singolare che un ordine professionale si intestasse un posizionamento politico di una parte politica, la destra”.

Scrive Rossi: “Occorre che, nella nostra terra vi sia intelligenza e la capacità, da parte di tutte le istituzioni, nel creare un fronte comune per respingere le infiltrazioni malavitose, in una società che può contare ancora oggi su valori culturali e sociali profondi. La risposta migliore è stata quella che ha visto la partecipazione di tante amministrazioni nel costituirsi parte civile nel processo Aemilia. La cultura del sospetto non dovrebbe appartenere a chi fonda il valore dell’amministrazione della giustizia sulla legge e sull’indipendenza della magistratura”.