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Fcr, Capelli su aumenti stipendi Cda: “L’irrilevanza politica distorce i concetti”

1 giugno 2022 | 14:25
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Fcr, Capelli su aumenti stipendi Cda: “L’irrilevanza politica distorce i concetti”

La replica del presidente di Farmacie comunali riunite: “Mettere in contrapposizione le indennità degli amministratori con le retribuzioni dei dipendenti è pura demagogia ed invenzione”

REGGIO EMILIAL’irrilevanza politica tradizionalmente conduce a forzare concetti e a distorcerli per cercare una visibilità ossessiva, quasi “malata”, senza approfondire o, ancor peggio, strumentalizzando fatti chiari e offendendo l’intelligenza di chi è chiamato ad ascoltare, leggere e capire. 

Succede quando si attaccano gli amministratori di un’azienda pubblica storica, rinomata e ben voluta dai cittadini come Farmacie Comunali Riunite, strumentalizzando l’adeguamento dei compensi aggiornati per effetto di una modifica di legge. 
Ma c’è chi fa peggio, mettendo in contrapposizione i compensi del CDA con il CCNL dei lavoratori. Chiunque capisce che sono due partite ben distinte, che viaggiano su binari separati, e non meritano di essere raccontate con commenti da bar, lanciati da consiglieri comunali saltafossi che hanno cambiato schieramento e partito in cerca di una propria carriera personale.
I compensi del CDA di FCR sono da sempre parametrati al compenso del Sindaco e degli Assessori: il presidente di FCR da sempre percepisce un’indennità equiparata a quella di un assessore in municipio. Per legge il governo ha aumentato i compensi di Sindaco ed Assessori, quindi sono stati riparametrati per automatismo anche i compensi del Cda di FCR, mantenendo le stesse proporzioni di sempre, come ben spiegato dall’assessore Daniele Marchi sia in commissione che in consiglio.
Se qualche consigliere comunale avesse voluto mettere in discussione questi parametri avrebbe potuto liberamente farlo anche prima di questi aumenti, motivando ed esprimendo le ragioni di una proposta di cambiamento e proponendo di abolire un parametro che trova le sue origini fin dalla fondazione dell’Azienda Speciale negli anni ’90. Ma studiare, approfondire, capire, argomentare sono esercizi che richiedono una certa costanza, non si può anche avere il tempo di lanciare 10 post populisti al giorno. Molto più facile prendere la foto di una delle oltre 100 pagine del bilancio e divertirsi a trarre conclusioni fantasiose. E’ più facile demolire che costruire!
Però questo mi offre l’occasione di parlare del contratto collettivo nazionale dei lavoratori, che è tema ben più serio e su cui siamo impegnati personalmente e per cui confidiamo di avere novità a breve. La trattativa del rinnovo del CCNL infatti è in corso sui tavoli nazionali tra Assofarm e i sindacati. Il direttore di FCR Bergamini fa parte della delegazione trattante con i sindacati ed il sottoscritto quale presidente di FCR siede nella Giunta Esecutiva Nazionale di Assofarm.
FCR è quindi impegnata personalmente ed in prima linea per il rinnovo del CCNL e sia il direttore che io abbiamo già insistentemente chiesto ad Assofarm di dare una accelerata alla trattativa per arrivare alla sottoscrizione del contratto in tempi brevi, o rischiamo che le aziende associate potranno sentirsi libere di prendere provvedimenti unilaterali per andare incontro alle giuste e legittime esigenze dei propri dipendenti.
Ho già infatti dichiarato in occasione dello sciopero e rinnovo con fermezza la posizione di FCR: a Reggio Emilia come a Roma in Assofarm chiediamo di ottenere quanto prima un rinnovo contrattuale che riconosca l’evoluzione della professionalità delle nostre farmaciste e dei nostri farmacisti dopo la pandemia, riconoscendo i giusti compensi per i nuovi servizi e gli ulteriori sforzi richiesti ai nostri dipendenti, a partire dalle vaccinazioni anti-Covid ed antinfluenzali che sono approdate nella nuova “farmacia dei servizi”. 
È stato inoltre riferito sia in commissione consiliare che in consiglio comunale che FCR ha già accantonato nei propri bilanci, sia nel consuntivo 2021 che per il pluriennale previsionale 2022/2024, le quote del maggior costo per le spese di personale previsto per l’aumento delle retribuzioni che si perfezioneranno nel nuovo CCNL, così come è intenzione della Azienda sviluppare subito dopo un percorso di welfare aziendale attraverso l’aggiornamento del contratto integrativo aziendale, come del resto sollecitato da un Ordine del Giorno proposto dalla consigliera Fabiana Montanari approvato dal Consiglio Comunale proprio lunedì scorso in occasione dell’approvazione del bilancio.
Quando sono state spiegate queste decisioni forse qualche consigliere non c’era o, se c’era, dormiva. È quindi evidente che mettere in contrapposizione le indennità degli amministratori con le retribuzioni dei dipendenti è pura demagogia ed invenzione, propagando odio attraverso la politica da bar che serve solo a chi vuole ottenere facile visibilità per tornaconto personale e non ha a cuore il bene comune.