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Piano urbanistico in zona Sud, gli ambientalisti scrivono al Papa

13 gennaio 2021 | 19:38
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Piano urbanistico in zona Sud, gli ambientalisti scrivono al Papa

Extinction Rebellion, dopo il sit in di sabato scorso, scrivono al pontefice relativamente al progetto di lottizzazione di 150mila metri quadrati nella zona del Conad Le Querce

REGGIO EMILIASanto Padre, siamo attivisti di un piccolo gruppo locale del movimento internazionale “Extinction Rebellion”. Sabato scorso, nella nostra piccola città, Reggio Emilia, abbiamo organizzato una protesta contro un progetto di lottizzazione di 150.000 metri quadri, immagini la superficie di 20 campi da calcio uno di fianco all’altro, nella prima periferia, in uno dei pochi spazi rimasti finora liberi da parcheggi e costruzioni.

Di questa superficie, più di un terzo è di proprietà della diocesi, che vi costruirà sei palazzine di appartamenti, in una città dove ve ne sono già quasi 10.000 sfitti, e tanti di questi non sono mai stati abitati.

Diversi gruppi di cittadini e singole persone si sono già rivolte al vescovo Massimo Camisasca per pregarlo di fermare il progetto, ma non c’è stata risposta, tranne quella dell’Economo della diocesi, che ha parlato di “esigenze di buona amministrazione” e di “danni economici ai comproprietari” in caso di fuoriuscita dagli accordi.

La scorsa primavera il nostro movimento ha ospitato la presentazione del libro “Niente di questo mondo ci risulta indifferente”, pubblicato per i cinque anni dalla vostra Enciclica Laudato si’, e di fronte al palazzo vescovile, i nostri attivisti e due parroci, che hanno partecipato insieme a noi e a tanti altri cittadini e cittadine, hanno letto brani dalla vostra lettera, che riteniamo inesauribile fonte di guida ed ispirazione per tutti gli uomini e le donne che hanno a cuore la cura della nostra casa comune.

Abbiamo avanzato a gran voce la richiesta di uscire finalmente da questa economia di crescita infinita, di spreco, di speculazione, che inevitabilmente si traduce in ulteriore rapina, sfruttamento e distruzione di questa nostra casa e delle creature che la abitano.

Non si tratta della legittimità dell’operazione, ma della sua moralità. Quanto voi dite, e scrivete, è vero e giusto; lo è per tante semplici persone che trovano nelle vostre parole le stesse che albergano nei loro cuori; chi ha grandi responsabilità nel governo della diocesi di Reggio Emilia non agisca nel senso opposto.

Per questo ci rivolgiamo a voi, accesi dal messaggio contenuto nella Laudato Si’, nella speranza di evitare, col vostro interessamento, lo scempio edilizio voluto dalla diocesi.

Vorremmo chiudere questa nostra lettera con una ulteriore umile richiesta, ed un forte auspicio: vorremmo potervi incontrare, con una nostra piccola delegazione, in occasione di uno dei prossimi eventi che ci vedranno a Roma, a protestare pacificamente per la giustizia climatica, ambientale e sociale; e vorremmo vedervi partecipare, con la vostra autorevolezza, alla prossima COP 26, o al G 20, per richiamare i potenti della Terra alle loro responsabilità, perché escano dalla loro comoda codardia, perché c’è una casa comune, la nostra, che sta cadendo a pezzi.

Anche in questo, Santo Padre, voi rappresentate la più alta speranza e la voce più potente.

Extinction Rebellion