Viacassoliuno, ora è Vinci a querelare Vecchi

31 marzo 2018 | 07:29
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Viacassoliuno, ora è Vinci a querelare Vecchi

Il deputato leghista sporge denuncia per diffamazione contro il sindaco e il primo cittadino replica: “Andiamo dritti per la nostra strada”

REGGIO EMILIA – “Quando si supera il segno, quando  si rappresenta una istituzione locale e ci si permette di additare pubblicamente un cittadino con le parole sconvolgenti di: ‘esplicito razzismo’, ‘inaudita violenza’, ‘odio’, quando si dichiara che lo si denuncia dando la pratica all’ufficio legale del Comune, quindi a spese di tutti i cittadini, additandolo come un criminale con la frase: ‘ci si vede in tribunale’, si va ben oltre il normale scontro politico e la condotta va moralmente e legalmente censurata. Preciso, questa volta ho denunciato io”.

Lo ha scritto su Facebook il deputato della Lega Nord, Gianluca Vinci, annunciando così il deposito, con tanto di foto dell’atto, della denuncia per diffamazione nei confronti del sindaco Luca Vecchi che, nei giorni scorsi, lo aveva attaccato duramente dopo il post su Facebook del deputato del Carroccio. Domenica scorsa Vinci aveva criticato, sul social network, la scelta del Comune di mettere una giovane ragazza italiana di origini senegalesi, Aida Aicha Bodian, su uno dei manifesti cittadini che sponsorizzavano lo spazio di viacassoliuno, il nuovo punto di aggregazione giovanile recentemente inaugurato dal Comune.

“Tornato a Reggio – scriveva Vinci – vedo sempre tutelati gli interessi dei giovani, reggiani? Quando si tutelano le minoranze per farle diventare maggioranze, qualcosa non funziona e va cambiato”. Fra i commenti sotto il post, non mancano frasi dal tenore xenofobo. Il sindaco Vecchi ha giudicato, sempre su Facebook, quello di Vinci “un atto di inaudita violenza, di esplicito razzismo nei confronti di una persona, di una nostra giovane concittadina, reggiana e italiana”. E aveva annunciato l’intenzione di presentare una denuncia, dando mandato all’Ufficio legale del Comune e lanciando la campagna #iostoconAida, alla quale non sono mancate adesioni da parte di associazioni e membri della società civile.

Vinci lo ha anticipato e ha deciso di denunciarlo lui. Vecchi, sempre su Facebook, ha replicato: “All’onorevole Vinci che oggi annuncia di avermi denunciato ho una sola cosa da dire: noi andiamo dritti per la nostra strada. Non mi abbasserò mai al suo livello. La dignità della persona non si calpesta, in alcun modo; e non posterò, oggi come alcuni giorni fa, il cartellone di #viacassoli1 a proposito di questa polemica, perché quei ragazzi – Aida e tutti gli altri – non si buttano in pasto ai razzisti. Non si fanno post mettendo direttamente alla gogna una ragazza italiana, scatenando sul web una ridda di insulti biechi e vergognosi, portando gruppi di estrema destra a rinfocolare le catene d’odio sui social. La città ha capito benissimo qual è la battaglia, che non è nemmeno politica: ci sono questioni di civiltà di fronte alle quali un sindaco ha il dovere di non tacere, davanti alla barbarie. Visto che nei prossimi mesi frequenterà il Parlamento, consigliamo al neo onorevole di leggere la Costituzione, all’articolo 3. Se gli servono ripetizioni sulla Carta fondamentale siamo qua a disposizione, con tutta la pazienza che serve perché gli entrino in testa i principi fondamentali della nostra democrazia”.