Montagna, l’allarme: “Punto nascite parzialmente chiuso per ferie d’estate”

22 giugno 2017 | 18:22
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Montagna, l’allarme: “Punto nascite parzialmente chiuso per ferie d’estate”

La denuncia del Comitato Salviamo le Cicogne relativamente al S. Anna di Castelnovo Monti: “Nei fine settimana e di notte per mancanza di medici. Dopo le ferie riaprirà?”

CASTELNOVO MONTI (Reggio Emilia) – “L’intenzione è quella di sospendere anche il servizio di pediatria, per lo meno nei fine settimana e/o di notte per mancanza di medici”. Lo annuncia il Comitato “Salviamo le cicogne” a proposito del punto nascite dell’ospedale S. Anna di Castelnovo Monti che da mesi è al centro di polemiche furibonde dato che è a rischio chiusura.

Si chiedono le Cicogne: “Se si sospende un servizio primario per pausa estiva dopo le meritate ferie riaprirà? Tenere un ospedale con reparti così importanti chiusi per ferie, non pensiamo sia indicato per un territorio che mira a diventare turisticamente, attrattivo come le nostre bellezze paesaggistiche meriterebbero. I nostri sindaci si sono detti contrari a queste chiusure, e ora cosa dicono? Sono stati messi a conoscenza di questi sviluppi del copione?”.

E aggiungono: “La sospensione del servizio estivo, secondo loro, non graverà negativamente sull’afflusso di famiglie nel periodo estivo? Come pensano di poter sviluppare il territorio lasciando morire, silenziosamente, i servizi? Quale colpo di scena escogiteranno affinché la trama non perda interesse per il telespettatore-turista?”.

Conclude il Comitato: “Naturalmente, chiudendo il punto nascita e pediatra, diminuirà in modo importante la sicurezza e quindi aumenteranno notevolmente i rischi per le pazienti, in quanto sarà una continua corsa delle mamme e dei bambini a Reggio Emilia, di giorno e di notte, in modo indiscriminato. Non passeranno più dall’ospedale, se non in caso di emergenza. Chi si assumerà la responsabilità di questo? Chi, durante il tragitto per Reggio Emilia, risponderà in caso di complicanza o addirittura di parto in macchina o in ambulanza? La sicurezza non sarà certamente garantita. E’ il momento di scendere in piazza. Prepariamoci a una manifestazione di massa che coinvolga tutta la montagna”.