Operazione Ombromanto, i commercialisti: “Fango su nostra categoria”

Il presidente Giaroli: “Le forze dell’ordine troveranno sempre in noi un alleato prezioso, un nodo saldo nella rete di presidio della legalità”
REGGIO EMILIA – “Le ipotesi di reato avanzate in queste ore gettano fango e danneggiano una categoria impegnata e sensibile sul fronte della legalità e del contrasto all’infiltrazione mafiosa nell’economia legale”. Lo afferma Massimo Giaroli, presidente dell’ordine dei commercialisti e degli esperti contabili della provincia di Reggio Emilia, il giorno dopo l’esecuzione dell’operazione “Ombromanto” della Gdf.
Ad essere smantellata è stata un’organizzazione che “fabbricava” crediti di imposta fittizi e li cedeva dietro compenso alle aziende di tutta Italia per ridurre o evadere le tasse. In questo si avvaleva anche di due notai e 20 commercialisti (alcuni anche abusivi, cioè non iscritti all’albo professionale) che, secondo le accuse, apponevano il loro “visto di conformità” su operazioni sospette che avrebbero invece dovuto segnalare.
“Magistratura e Forze dell’ordine troveranno sempre nell’Ordine di Reggio Emilia e negli oltre 800 commercialisti reggiani iscritti, un alleato prezioso, un nodo saldo nella rete di presidio della legalità”, aggiunge Giaroli, auspicando che “le indagini facciano il loro corso per appurare ogni responsabilità e chiarire anche quanti professionisti o presunti tali sono coinvolti”.
Tuttavia, precisa il presidente della categoria, “il professionista che decide di mettersi dall’altra parte, a disposizione della malavita, così come quello che tiene un atteggiamento di indifferenza verso il problema dell’espansione delle organizzazioni mafiose, non è mai compatibile con i principi del nostro Ordine”.