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L’avvocato: “Il mio era un invito provocatorio ad Andrea Rossi di candidarsi, lui stesso, a rappresentante del centrodestra come candidato sindaco”
CASALGRANDE (Reggio Emilia) – “Il Pd di Casalgrande, sulla falsariga degli interrogativi posti da Andrea Rossinei giorni precedenti, stuzzicando il centrodestra sulle candidature delle liste locali compie un atto meschino e scorretto”.
L’accusa arriva da Giuseppe Pagliani, ex consigliere comunale e provinciale di Forza Italia che aderirà al progetto politico-amministrativo per il governo futuro di Scandiano, presentato da Antonello Salsi, candidato sindaco per Civici e Centrodestra.
La reazione dell’esponente politico di centrodestra arriva dopo che il segretario del Pd, Paolo Debbi, ha inviato un comunicato alla stampa riportando le sue parole e sostenendo che “il sindaco uscente Giuseppe Daviddi è ufficialmente appoggiato dalla destra reggiana”.
Pagliani, infatti, accusa il Pd di Casalgrande di “aver tagliato il video della diretta registrata durante la conferenza stampa di Antonello Salsi” e di averne unito “due pezzi che cancellano la vera e reale espressione mia diretta, l’invito provocatorio ad Andrea Rossi di candidarsi, lui stesso, a rappresentante del centrodestra come candidato sindaco, se è così grande in lui la nostalgia delle storiche liste del centrodestra locale”.
Continua Pagliani: “Il taglio di questa parte di intervento cambia completamente il senso di ciò che si voleva provocatoriamente comunicare, ovvero che dove ci sono realtà locali e sindaci di natura civica e di estrazione di centrosinistra che si candidano in alternativa al Pd, i cittadini devono essere liberi di votare chiunque. Chi ha ben governato vincerà a man bassa, sono tanti altri in provincia gli ambiti ed i casi dove si schiera un candidato sindaco appoggiato esclusivamente da liste civiche vedasi in primis Viano e Carpineti”.
Conclude Pagliani: “La volgarità del taglio e del contrabbandare pubblicamente un video manipolato costerà al Pd un esposto denuncia che ha come obiettivo quello di ripristinare la verità e di non permettere a nessuno di utilizzare video falsati per sostenere ragioni politiche che non si ottengono convincendo i cittadini”.
