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Elezioni, sondaggio Pd nel mirino della Soragni

22 marzo 2024 | 19:26
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Elezioni, sondaggio Pd nel mirino della Soragni

La candidata sindaco: “E’ del tutto inattendibile, perché mancava il mio nome”

REGGIO EMILIA – “Il maldestro tentativo di una evidente manipolazione cognitiva degli elettori”. Così Paola Soragni, candidata reggiana a sindaco con la lista Movimento Reggio Emilia, definisce il sondaggio elettorale fatto filtrare dalla coalizione di centrosinistra, che dà vincente il suo candidato Marco Massari al primo turno.

Una rilevazione però fatta, dal 5 all’11 marzo, quando Soragni, dissidente del M5s, non era ancora scesa in campo (lo ha annunciato l’8 marzo) e dunque tarata su soli tre candidati, Massari, Fabrizio Aguzzoli di Coalizione civica e Giovanni Tarquini per il centrodestra. Peraltro l’annuncio della discesa in campo di Tarquini è stato dato il 5 marzo e, fino a pochi giorni prima, sembrava che non venisse candidato dal centrodestra, perché, sul suo nome, come è noto, c’era il veto di Fdi. Tarquini si è poi presentato alla città il 16 marzo, ovvero 5 giorni dopo la fine delle domande del sondaggio.

Ma torniamo alla Soragni. “Ci chiediamo, tuttavia, che senso abbia pubblicare i risultati di un sondaggio inattendibile, ormai superato, se non quello di tirare la volata al candidato del Pd”, commenta Soragni, secondo cui “il sondaggio è volutamente tendenzioso e mal si concilia con i princìpi della trasparenza politica”.

L’ex pentastellata, uscita dal gruppo territoriale dei 5 stelle in dissenso con la decisione di allersi col Pd locale, ritiene quindi “evidente che l’unica candidata civica, fa paura”. E chiude: “Agli elettori spetta il compito di imprimere una svolta radicale al governo della città. E’ la nostra sfida. Non per ragioni ideologiche ma estetiche: abitiamo in una città sordida sotto il profilo politico, abbelliamola eleggendo l’unica candidata donna alla carica di sindaco”.