Zona stazione, tre omicidi in otto mesi

11 gennaio 2024 | 17:32
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Zona stazione, tre omicidi in otto mesi

Le violenze nascono tutte da screzi e litigi fra senza tetto, ubriachi e balordi. E c’è anche il tentato omicidio del 9 gennaio scorso

REGGIO EMILIA – Tre omicidi e un tentato omicidio in otto mesi nella zona della stazione. Un’area che è sempre stata problematica per quel che riguarda lo spaccio e il degrado ma che, oggi, diventa anche terreno per omicidi che nascono da screzi e litigi fra senza tetto, ubriachi e balordi. Il primo ad essere ucciso, il 30 maggio, è stato il 18enne di origine tunisina Mohamed Ali Thabet che è stato accoltellato sempre sulla banchina del binario 1 della stazione, come l’indiano morto questa notte dopo 12 giorni di agonia.

Il responsabile era stato rintracciato a luglio a Marsiglia, dove era fuggito. All’origine del gesto, un presunto debito che la vittima aveva con lui per la vendita di una bicicletta. Sempre per futili motivi, circa due mesi fa, è stato ucciso Singh Sukhninder, un altro senza tetto originario dell’India.

Aveva 44 anni ed è morto dopo venti giorni di agonia in ospedale. L’aggressione, in quel caso, era avvenuta sotto i portici di viale IV Novembre per mano di un 49enne ubriaco di origine napoletana, Adinamo Bonaccorsi, anche lui senza fissa dimora che ora è accusato di omicidio preterintenzionale.

Infine la terza aggressione, ovvero quella a Singh Amrik, il 41enne di origine indiana che è stato aggredito nella notte tra il 29 e il 30 dicembre scorso nella zona del binario 1 dal connazionale 26enne Singh Gurwinder, subito rintracciato e arrestato dalla polizia.

A questi omicidi va aggiunto anche il tentato omicidio del 9 gennaio scorso quando un 17enne di origini egiziane ha accoltellato un ragazzo marocchino di 23 anni vicino a un bar di via Eritrea dopo una lite scaturita per futili motivi: l’aggressore lo avrebbe deriso per come era vestito e per alcuni difetti fisici. Una scia di sangue che, concentrata nella stessa zona, è difficile ricordare negli anni nella nostra città.