NAPOLI – Tre esponenti napoletani di CasaPound sono agli arresti domiciliari, mentre a un quarto è stato notificato un divieto di dimora nell’ambito di un’inchiesta sull’aggressione subita da Roberto Tarallo lo scorso ottobre al Vomero. Il musicista e fotografo, indossando una spilla antifascista, è stato attaccato da persone che avrebbero poi partecipato all’incontro di Acca Larentia il 7 gennaio a Roma, caratterizzato da saluti romani.
Le misure riguardano Vittorio Acuto (34 anni), Paolo Primerano (39 anni, ex guardia giurata dipendente del ministero dei Beni culturali) e Taras Buha (28 anni, collegato a fazioni neofasciste ucraine e collaboratore del console ucraino a Napoli). Divieto di dimora nella provincia di Napoli per il fratello gemello di Acuto, Roberto Acuto (34 anni, segretario cittadino di CasaPound), legato a gruppi ultrà della Curva A della tifoseria del Napoli. Questi quattro sono stati coinvolti nella manifestazione ad Acca Larentia.
Durante le perquisizioni, la Digos ha sequestrato una cartucciera di un mitragliatore da guerra con 55 bossoli nell’abitazione di Primerano. Gli indagati sono accusati di rapina, lesioni aggravate, porto di oggetti atti a offendere e ricettazione. La vittima è stata minacciata, colpita e derubata del giubbotto. Le indagini, condotte dalla Digos e dal pm Fabrizio Vanorio, sono state facilitate dall’analisi delle telecamere di videosorveglianza.
La sede napoletana di CasaPound è stata perquisita su disposizione della procura, alla ricerca di tracce anche di tipo informatico per comprendere il movente dell’aggressione e della rapina. Le abitazioni dei quattro indagati, inclusa quella del segretario cittadino di CasaPound, sono state perquisite, insieme a quella del quinto militante coinvolto nell’indagine.
0
