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Centro islamico, il sindaco a Delmonte: “Nessuna preoccupazione”

11 novembre 2023 | 14:22
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Centro islamico, il sindaco a Delmonte: “Nessuna preoccupazione”

Fausto Torelli replica al consigliere regionale della Lega: “Non alimentiamo un atteggiamento di sospetto non motivato da pregressi eventi mai avvenuti”

MONTECCHIO (Reggio Emilia) – “Non concordo con la definizione di “legittime preoccupazioni sollevate dai cittadini” innanzitutto perché non essendoci a Montecchio mai stati episodi di intolleranza religiosa o razziale, né da una parte, né dall’altra non capisco perché dobbiamo alimentare un atteggiamento di sospetto non motivato da pregressi eventi mai avvenuti”.

Il sindaco di Montecchio, Fausto Torelli, replica al consigliere regionale della Lega Gabriele Delmonte sulla vicenda della realizzazione di un centro culturale islamico nel suo paese che, entro fine novembre, dovrebbe aprire i battenti. Sulla vicenda Delmonte aveva chiesto un confronto in consiglio comunale.

Aveva domandato il consigliere regionale: “Si tratta della sede di un’associazione culturale o di un luogo di culto?”

Gli risponde il sindaco: “Ho colto con piacere e mi associo all’invito espresso dal capogruppo Delmonte, peraltro già tra gli impegni che come giunta e gruppo di maggioranza ci eravamo assunti, per una corretta, trasparente e completa illustrazione della procedura amministrativa che ha portato in modo lecito, alla realizzazione di una nuova sede del centro culturale islamico di Montecchio. Il processo di integrazione e collaborazione è la vera garanzia nei confronti di atti di intolleranza da ambo le parti. In secondo luogo ritengo che i “cittadini” hanno goduto di un clima di serena e fattiva convivenza, da anni, con la comunità islamica e mai hanno sollevato problemi emergenti”.

E aggiunge: “Tutto ciò però è un motivo in più per fare assieme, da amministratori e persone responsabili, un percorso di chiarezza e di condivisione sui percorsi amministrativi e sul concetto di centro culturale e luogo di culto, al fine di fugare ogni dubbio e di sedare un clima di nascente intolleranza, anticamera di sentimenti più gravi come l’odio, già presenti su alcuni interventi sui social che ritengo essere mio dovere segnalare alle autorità preposte”.

Conclude Torelli: “Quando gli amministratori di una comunità come la nostra, pur su binari leggermente divergenti, collaborano per raggiungere obiettivi comuni e per garantire la inclusione sociale, affrontando problemi spesso presenti nella realtà quotidiana, dimostrano che la democrazia rappresentativa ha raggiunto maturità e responsabilità che fanno ben sperare per il futuro della nostra nazione”.