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Tari, rincari improvvisi nell’ultimo semestre

17 ottobre 2023 | 17:59
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Tari, rincari improvvisi nell’ultimo semestre

Dopo la denuncia di Fantuzzi, abbiamo verificato ed abbiamo notato un aumento improvviso e incomprensibile di 20 euro nell’ultima bolletta

REGGIO EMILIA – “Tari: 15 euro in più senza alcun motivo. Se Iren non chiarisce, non pagherò la differenza”. Lo scrive Francesco Fantuzzi, animatore civico del gruppo Reggio Città Aperta, su Facebook, in una sua ennesima battaglia contro la multiutility.

Aggiunge l’attivista reggiano: “Ci risiamo: dopo la risibile pantomima dello scorso marzo col tentativo, poi ritirato, di incassare con tre mesi di anticipo la prima rata della Tari, anche la seconda ci presenta la sorpresa. Il confronto tra le due bollette dello stesso periodo è impietoso: stesso svuotamenti, stessi metri (che dimostrano peraltro che non è una tariffa puntuale). Per quale ragione dovrei allora pagare 15 euro in più per aver ricevuto lo stesso servizio? Cosa pensano in merito i sindaci soci? Intendo pertanto essere chiaro: o viene spiegato chiaramente che cosa stiamo remunerando in più, eccessivo anche se riferito all’inflazione Istat, o mi limiterò correttamente a saldare il corrispettivo dell’anno precedente”.

Ma è veramente così? Siamo andati a prendere una delle nostre bollette per capire cosa sta accadendo alla Tari. Ebbene, abbiamo scoperto che, rispetto alla prima rata la cifra da pagare è passata da 159,71 euro a 181,72:  un aumento di circa 22 euro sulla tariffa precedente. Eppure, anche nel nostro caso, i componenti della famiglia e i metri quadrati sono gli stessi, così come gli svuotamenti. Siamo andati a controllare nel passato e abbiamo visto che le due rate restano più o meno costanti: 162 e 159 euro nel 2022, 164 e 159 euro nel 2021.

In sostanza, improvvisamente, si è verificato un aumento di circa venti euro sulla tariffa rifiuti che, in passato, non si era mai verificato. Cosa è successo?