Tari, Aguzzoli contro Vecchi e Iren: “Ma non dovevamo pagare meno?

REGGIO EMILIA – “È fondamentale garantire una gestione della tassa sui rifiuti che sia trasparente, efficace e ne incentivi la riduzione. Nonostante infatti Reggio Emilia possa vantare un tasso di riciclo superiore all’80%, un recente rapporto di Legambiente ha rivelato che la nostra città è tra le maggiori produttrici di rifiuti pro-capite e la tariffazione puntuale, contrariamente a quanto dichiarato dal sindaco Vecchi al momento della sua introduzione, non ne ha diminuito né la quantità, né tantomeno le tariffe”.

Lo ha detto Fabrizio Aguzzoli, consigliere comunale di Coalizione civica, nell’ambito della recente mobilitazione organizzata da Reggio Città Aperta contro gli aumenti applicati alla seconda rata della Tari, a cui ha partecipato il consigliere Fabrizio Aguzzoli. Continua il consigliere: “L’obiettivo allora deve essere quello di promuovere una gestione dei rifiuti che sia maggiormente incentrata su una raccolta differenziata ben strutturata, che ne garantisca un corretto smaltimento e al contempo mantenga contenuti i costi a carico dei cittadini.”

Aguzzoli fa notare che la differenza di tariffe tra Reggio e Parma è cresciuta anno dopo anno. Negli ultimi 8 anni le tariffe a Reggio sono cresciute in media del 5%, mentre a Parma sono rimaste stabili o sono addirittura lievemente diminuite. Il costo in più per una famiglia reggiana di 4 persone, rispetto a una di Parma, è salito da 75 euro a 100.

Coalizione Civica, insieme ad altri consiglieri d’opposizione, ha nei giorni scorsi depositato una richiesta di commissione pubblica dove si chiede chiarezza sui motivi degli aumenti della Tari, l’implementazione di una tariffa puntuale che premi realmente i comportamenti virtuosi, il miglioramento della gestione dei servizi di raccolta e controlli più rigorosi sulle attività dell’impianto Forsu di Gavassa.