Editoriali

Le consultazioni del Pd portano verso le “sgradite” primarie

21 ottobre 2023 | 21:30
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Le consultazioni del Pd portano verso le “sgradite” primarie

I Dem reggiani non le vorrebbero, ma il 65% degli intervistati si pronuncia a favore. Non vengono forniti i dati dei voti sui candidati sindaci, ma pare che De Franco sia in leggero vantaggio

REGGIO EMILIA – Il Partito democratico ci ha comunicato i risultati delle consultazioni condotte in queste settimane effettuate su circa un migliaio di persone appartenenti ad associazioni, singoli e portatori di interesse. Ha allegato anche un file, che potete leggere qui, con tutta una serie di percentuali relativamente alle risposte, su vari temi, che sono state date dagli intervistati.

Quello che emerge, in sintesi è che ci sono giudizi abbastanza positivi sulla condizione generale di vita a Reggio, sullo sviluppo urbanistico, sull’integrazione e sulla multiculturalità, sulle politiche al contrasto alle mafie, sulla mobilità, sui parchi e le aree verdi, sulla cura della città e delle frazioni, sul funzionamento degli uffici comunali e sui servizi agli anziani e all’infanzia.

Giudizi positivi arrivano anche sull’attuale funzionamento dei servizi scolastici e sugli investimenti per la riqualificazione energetica e per lo sviluppo sostenibile. Buono anche il giudizio sui trasporti pubblici e sul funzionamento degli impianti sportivi e dei servizi sanitari e culturali. Positivo anche quello sui servizi erogati da Iren e sull’importanza di procedere in continuità con l’attuale amministrazione.

Gli intervistati ritengono anche importante costruire un’ampia coalizione di centrosinistra (il 70,4%) e ritengono che la caratteristica più importante che dovrebbe avere il sindaco ideale per Reggio Emilia sia quella di avere un visione progettuale seguita dal saper dialogare ed essere competente.

Insomma, sono tutti risultati che non sorprendono dato che la consultazione è stata fatta su un campione di cittadini, associazioni e portatori di interesse che appartengono al centrosinistra.

Quello che risulta più interessante è la domanda sulle eventuali primarie per l’individuazione del candidato sindaco. Qui il 37,4% risponde che rafforzerebbero la proposta politica del centrosinistra, mentre il 30,3% dice che non avrebbero conseguenze sulla proposta politica del centrosinistra. Solo il 35% pensa che la danneggerebbero. In sostanza il 65% delle persone intervistate pensa che sarebbe meglio andare a primarie per scegliere il candidato sindaco.

E’ anche interessante osservare quello che il sondaggio non dice. Quando si passa alla voce dei profili più adatti alla carica di candidato sindaco scorrono i nomi di Gianluca Cantergiani, Emanuele Cavallaro, Raffaella Curioni, Lanfranco De Franco, Paolo Gandolfi, Massimo Gazza, Antonella Incerti, Marwa Mahmoud, Alessio Mammi, Marco Massari, Valeria Montanari, Roberta Mori, Alex Pratissoli e Annalisa Rabitti.

Qui, a differenza del resto del sondaggio, non vengono fornite le percentuali di voto per i singoli candidati. Tuttavia, da indiscrezioni, pare che quello che abbia ottenuto più voti sia, seppure di poco, l’assessore Lanfranco De Franco. Se consideriamo che i candidati sono vicini, come percentuale di voti e che le consultazioni danno una chiara risposta che porta alle primarie, si capisce come questo strumento sarebbe la soluzione migliore per la scelta del candidato sindaco del centrosinistra.

Una soluzione che tuttavia, stando a voci di corridoio, non sembra particolarmente gradita al Pd reggiano che preferirebbe invece convergere su un singolo nome, magari gradito all’attuale maggioranza che, a Reggio, certo non si riconosce nell’area Schlein. Ma c’è anche da aggiungere che il timore dei vertici Pd è che possa vincere un nome che rompa l’asse che si è formato da 20 anni fra ex Pci e area Delrio-Castagnetti.

Eppure giova ricordare che dieci anni fa, quando poi fu scelto Vecchi, si andò a primarie. Vero anche che, allora, il partito era granitico nell’appoggio all’allora capogruppo in consiglio comunale. Cosa che non sembra accadere oggi.

Paolo Pergolizzi