Gazza: “Hamas è il nemico della causa palestinese”

11 ottobre 2023 | 17:17
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Gazza: “Hamas è il nemico della causa palestinese”

Il segretario Pd esprime solidarietà ad Israele, ma dice: “Processo di pace messo in crisi da iniziative unilaterali da entrambe le parti. Due popoli e due stati è la formula giusta”

REGGIO EMILIA – “Il processo di pace negli ultimi anni è stato messo in crisi da iniziative unilaterali da entrambe le parti: i continui attacchi missilistici provenienti da Gaza, l’allargamento degli insediamenti dei coloni in Cisgiordania. Il governo italiano e l’Unione Europea si mettano nel solco della pace e favoriscano, la ripresa del dialogo tra le parti e tra i principali attori della regione, per scongiurare un’escalation militare che danneggerebbe in primis la popolazione civile”.

Il segretario del Pd, Massimo Gazza, sollecitato da Reggio Sera, commenta così quello che sta accadendo in Israele dopo il massacro compiuto da Hamas sabato scorso.

Dice Gazza esprimendo solidarietà ad Israele: “Il primo pensiero va alle vittime e agli ostaggi nelle mani dei terroristi. Allo Stato di Israele brutalmente colpito da agguati terroristici non si può che esprimere vicinanza e solidarietà. Un’azione che va condannata senza ambiguità, come ha fatto larga parte della comunità internazionale e come ha fatto il nostro Paese con le parole del Presidente della Repubblica. Un piano dalle conseguenze nefaste che ha colpito persone indifese, giovani che si divertivano, famiglie nei kibbutz, bambini, giovani donne. Atti contrari al senso stesso di umanità, al rispetto della vita e a qualsiasi aspirazione di giustizia”.

Secondo il segretario del Pd “gli attacchi di sabato in Israele costituiscono uno degli episodi di violenza più brutali degli ultimi cinquant’anni e ha confermato, qualora ce ne fosse ancora bisogno, la vera natura di Hamas, la sua volontà di distruggere Israele colpendo deliberatamente obiettivi civili e di dare un colpo definitivo all’Autorità nazionale palestinese, in una competizione della morte con altre forze estremiste emergenti. Le giuste aspirazioni di pace e libertà dei palestinesi rischiano di essere vittima, anch’esse, degli attacchi terroristici di Hamas. Chi compie tali scempi, è nemico della causa palestinese”.

Gazza

Continua Gazza ripescando la formula dei due popoli e due stati che, purtroppo, oggi, sembra definitivamente tramontata: “L’unica divisione che dovremmo far emergere ora è quella tra chi vuole una pace duratura e chi lavora contro questa prospettiva, scegliendo il terrore e la violenza. La convivenza pacifica tra due popoli e due Stati rimane la soluzione della ragione: per quanto più lontana possa apparire nel mezzo della guerra e dell’orrore, è in realtà l’unica soluzione che possa assicurare una pace durevole e sostenibile. Dobbiamo continuare a portarla avanti tutti insieme. Va evitata una catastrofe umanitaria per tutte le persone innocenti che potrebbero essere coinvolte”.

Secondo Gazza “è necessario attivarsi affinché prosegua la fornitura di acqua, elettricità e di beni essenziali al popolo palestinese, in una situazione umanitaria già gravemente compromessa come quella di Gaza, lì dove vivono milioni di persone e moltissimi minori a cui già è sottratto molto, a partire da case, scuole, ospedali”.

E conclude: “Voltare le spalle all’intero popolo palestinese sarebbe, anche questo, un favore ad Hamas. Dobbiamo lavorare contro il terrorismo, la cultura di morte razzista, antisemita e odiatrice delle differenze, ogniqualvolta questa si manifesti. Israele ha diritto ad esistere e ad esistere in sicurezza. I palestinesi vogliono poter vivere liberi nei loro territori e in pace. “Due popoli, due Stati” rimane l’unica vera strada per la pace, seppur difficile da percorrere, la comunità internazionale deve assumere la questione palestinese come priorità strategica. Tutte le energie dei democratici devono essere dirette allo sforzo per raggiungere la pace, a partire da noi, a partire da Reggio Emilia”.