Seta: “Legittimo richiamare impiegati a guidare i bus”

22 settembre 2023 | 16:19
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Seta: “Legittimo richiamare impiegati a guidare i bus”

L’azienda replica alle critiche dei sindacati reggiani: “Non c’è nessun pericolo, prima facevano quello”

REGGIO EMILIA – Richiamando “in servizio” come autisti dei bus gli impiegati e gli addetti delle officine, Seta “ritiene di aver agito nel pieno rispetto delle normative vigenti”. Lo afferma la stessa azienda di trasporto pubblico, in replica alle accuse dei sindacati Filt-Cgil, Fit-Cisl, Faisa-Cisal e Ugl Autoferrotranvieri del bacino di Reggio Emilia. “I dipendenti di cui si sta parlando – chiarisce in primo luogo l’azienda – sono autisti, o comunque lavoratori abilitati alla guida di mezzi pubblici, regolarmente in possesso dei requisiti professionali previsti ed hanno maturato un’esperienza lavorativa nell’ambito delle linee urbane ed extraurbane di Reggio Emilia”.

Non si tratta quindi “di generici impiegati o lavoratori con mansioni completamente estranee”, bensì “più semplicemente, questi dipendenti di Seta sono passati nel corso della loro carriera lavorativa dal ruolo di autista, per il quale sono stati originariamente assunti, ad altri incarichi operativi quali la programmazione ed il controllo del servizio o la manutenzione dei mezzi”. Insomma, “il personale è assolutamente in grado di condurre i bus su strada, senza per questo dar luogo a qualsivoglia situazione potenzialmente rischiosa”. La decisione assunta è peraltro “assolutamente legittima ed è specificatamente prevista dal contratto nazionale di categoria per i casi di necessità operativa straordinaria”, continua Seta.

A proposito delle prestazioni straordinarie richieste ai lavoratori, per i sindacati eccessive, Seta fa sapere: “Rientrano ampiamente nei limiti contrattuali previsti e per tali prestazioni viene riconosciuto un incentivo economico superiore alla norma”. Infine per quanto riguarda la carenza di autisti dei mezzi pubblici, “condizione ormai strutturale per quasi tutte le aziende del Centro-Nord Italia”, Seta “si è attivata su più fronti per avere sempre a disposizione un quantitativo idoneo di autisti”.

Nello specifico “la prima iniziativa strategica consiste nel fidelizzare gli attuali dipendenti, garantendo loro un salario aziendale aggiuntivo (grazie all’accordo di secondo livello siglato nel 2022 dalle organizzazioni sindacali di cui sopra), un premio di produzione ed un’ampia dotazione di servizi di welfare”. Si è poi cercato di agevolare l’ingresso di nuovi autisti, “garantendo a tutti i nuovi assunti un contratto di lavoro a tempo indeterminato e fornendo a chi proviene da fuori regione un alloggio temporaneo”.

Inoltre, è stata avviata una “scuola di formazione” per autisti, aperta a donne disoccupate e giovani under 30 a cui l’azienda garantisce la copertura integrale dei costi connessi all’acquisizione della patente D e delle abilitazioni professionali necessarie, pari ad oltre 3.000 euro. Una “academy”, viene evidenziato, “che sta già dando i primi risultati: entro la fine del 2023 entreranno in servizio circa 20 nuovi autisti, ed altri 30 si sono candidati per iniziare l’iter formativo da gennaio 2024”.