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L’obbligo di firma non basta, ucraino finisce in carcere

15 luglio 2023 | 14:45
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L’obbligo di firma non basta, ucraino finisce in carcere

Il 50enne aveva creato allarme, con i suoi comportamenti, a Castelnovo Monti (dove era stato arrestato) e in via Guasco a Reggio Emilia

REGGIO EMILIA – E’ finito in carcere il 50enne ucraino che il 7 luglio scorso, a Castelnovo Monti, aveva sfondato la porta dell’abitazione di un condominio con calci e pugni e aveva rubato oggetti per un valore di 2mila e 500 euro. L’uomo, in quell’occasione, era stato arrestato per furto aggravato e poi era stato liberato con l’obbligo di firma.

Il giorno dopo, la sera dell’8 luglio, il 50enne aveva creato scompiglio in via Guasco, in centro a Reggio Emilia, dove aveva chiesto da bere in un locale della zona per poi crollare a terra. Era stato soccorso e portato in ospedale dove aveva aggredito gli operatori sanitari che avevano sporto denuncia nei suoi confronti. Il sindaco di Castelnovo Monti, Enrico Bini, aveva criticato duramente la decisione del giudice che aveva respinto la richiesta del pubblico ministero e non aveva tenuto in cella l’uomo dopo l’episodio avvenuto nel capoluogo montano.

Visto che l’uomo, dopo la sua liberazione, si era reso irreperibile, violando la misura cautelare che gli era stata applicata dell’obbligo di firma, la procura oggi ha chiesto e ottenuto dal giudice per il 50enne ucraino l’ordinanza di aggravamento della misura cautelare, dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, con la misura cautelare di custodia in carcere che è stata eseguita dai carabinieri.