Festa del Sacrificio, Salati (Lega) si stupisce: “Uomini e donne separati”

Il capogruppo del Carroccio in consiglio comunale: “È inaccettabile che nel 2023 ci vengano imposte a casa nostra delle regole discriminatorie”
REGGIO EMILIA – “Entrata uomini e le donne no. Devono entrare da un altra parte. Cosa è successo alla nostra città? Forse le politiche di integrazione e di parità di genere del PD sono da rivedere?”. Il capogruppo della Lega Nord, Roberto Salati, si scandalizza perché, nel corso della festa del sacrificio della comunità islamica reggiana, che si è tenuta questa mattina al parco del Carrozzone (a cui ha partecipato anche il sindaco Luca Vecchi), le donne erano divise dagli uomini e avevano entrate diverse.
Nelle foto, in effetti, si vede la divisione ma c’è da dire che è di prassi nella comunità islamica e dunque anche nelle moschee e nei luoghi di culto, che donne e uomini preghino in settori diversi e abbiano entrate diverse. Questo per non distrarre entrambi i sessi dalle preghiere. Non è una prerogativa, peraltro, solo dei musulmani. Nelle sinagoghe ortodosse uomini e donne pregano ancora in settori diversi, mentre al muro del pianto di Gerusalemme solo recentemente è stata istituita un’area mista per fare pregare insieme uomini e donne. Anche nel cristianesimo questo avveniva un tempo e ne sono testimonianza i matronei delle chiese.

Ma questo sembra non interessare a Salati che tuona: “È inaccettabile che nel 2023 ci vengano imposte a casa nostra delle regole discriminatorie e lontane dalla nostra cultura e tradizione. A Reggio al parco del Carrozzone festa del Sacrificio, proprio dopo pochi giorni dallo sbandierato Gay Pride dove il sindaco e tutti i rappresentanti delle istituzioni locali si sono prodigati per i diritti e l’orgoglio LGBTQIA+. Ma il rispetto per le donne dov’è finito? E il rispetto per la cultura del paese che vi accoglie?”.