Silk Faw, l’area di Gavassa ritorna agricola

9 maggio 2023 | 10:38
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Silk Faw, l’area di Gavassa ritorna agricola

Stralciato dal Pug l’ampliamento per il maxi polo delle auto elettriche che doveva sorgere nella frazione

REGGIO EMILIA – L’area di oltre 30 ettari nella frazione di Gavassa a Reggio Emilia dove sarebbe dovuto sorgere il maxi stabilimento Silk Faw tornerà al suo stato originario, cioè agricolo. L’ampliamento che avrebbe permesso l’insediamento del polo produttivo delle auto elettriche di lusso della joint venture sino americana, infatti, è stato definitivamente stralciato nel Pug (Piano urbanistico generale), approvato nella tarda serata di ieri dal Consiglio comunale.

Una buona notizia per i consiglieri di Coalizione civica Dario De Lucia e Fabrizio Aguzzoli, che sottolineano come “la sola impermeabilizzazione dei 36 ettari dell’area avrebbe determinato un costo economico (per la perdita di servizi ecosistemici) di almeno 2,8 milioni di euro l’anno”.

Inoltre “non avremmo voluto trovarci con una area produttiva già predisposta (sulla carta) con il rischio che potesse finire ad esempio in mano a multinazionali della logistica che non portano lavori ben pagati e impattano molto sul territorio”.
La vicenda, osservano tuttavia i civici, “finisce senza le scuse di nessun politico per una presa in giro durata anni dove si era data la possibilità a investitori esteri (su cui ora indaga la Guardia di finanza) di trasformare una grande area della città senza pagare oltre 3 milioni di oneri di urbanizzazione e senza valutazione di impatto ambientale”.

Per questo, concludono De Lucia e Aguzzoli, “ci siamo astenuti sul Pug”, ma “dovremo attenzionare nei prossimi anni che attrarre investimenti significa valutarne seriamente la fattibilità e non dare carta bianca a chi vuole costruire, impegnando l’amministrazione ad adeguare le infrastrutture con altro consumo di suolo e alto consumo di risorse pubbliche, immediate per la loro costruzione e future per la manutenzione”.