Pug verso l’approvazione in consiglio comunale

9 maggio 2023 | 09:35
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Pug verso l’approvazione in consiglio comunale

Via libera agli ordini del giorno del M5S per coinvolgere i cittadini nelle scelte urbanistiche

REGGIO EMILIA – Un piano “che ha avuto il coraggio di fare un’analisi della città e di costruire una visione del futuro, accompagnandola con progetti per farla diventare europea, attrattiva e inclusiva”. iL sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi è intervenuto ieri in sala del Tricolore, dove il Consiglio comunale era chiamato ad approvare, dopo una lunga gestazione (dal 2020), il nuovo Piano urbanistico generale (Pug) della città.

Neutralità climatica, potenziamento dei “beni comuni” per una migliore qualità della vita (servizi sanitari, politiche abitative e di mobilità, scuola, cultura e infrastrutture) e attrattività, intesa in senso lato come capacità di convogliare su di sè talenti e investimenti innovativi sono le tre “sfide” alla base del documento, adottato a maggio dell’anno scorso. di Reggio Emilia, che percorre “l’ultimo miglio” verso l’approvazione definitiva in sala del Tricolore. In dettaglio, gli obiettivi previsti sulla neutralità climatica passano innanzitutto per una drastica riduzione del consumo di suolo, cancellando più di cinque milioni di metri quadrati di aree urbanizzabili, pari a 3.780 alloggi.

Ma con il Pug si punta anche ad abbattere del 55% le emissioni di CO2 entro il 2030, piantando in quell’arco di tempo 100.000 nuovi alberi. Altro traguardo da raggingere è quello dell’efficienza energetica degli edifici agevolando gli interventi di riqualificazione del patrimonio esistente, fino a portarli almeno al 2% del totale. Come? Ad esempio agendo sulle norme urbastiche e scontando del 50% il contributo di costruzione dovuto se le opere riguardano un recupero.

La mobilità sostenibile si basa invece sui pilastri della Tranvia da Rivalta a Mancasale e della creazione di 30 chilometri di piste “superciclabili”. Il piano prevede inoltre che per la superficie agricola, entro il 2030, il 25% dei campi sia coltivato in maniera biologica. Nel “capitolo” dei beni comuni sono in evidenza le strutture sanitarie di prossimità come le nuove “case della comunità” e il “diritto all’abitare”, con la riqualificazione di 400 alloggi popolari e un aumento del 30% degli appartamenti di edilizia sociale.

Infine la Reggio attrattiva del futuro valorizzerà le sue grandi aree industriali e i poli di area vasta come la stazione Mediopadana e l’arena per i concerti Rcf. Senza dimenticare il centro storico – oggetto di un pacchetto di misure dedicate – e il commercio di vicinato, aiutato stralciando le previsioni di 145.000 metri quadrati di superfici commerciali nei prossimi anni. A questo proposito l’aula ha intanto approvato un ordine del giorno a prima firma di Paolo Burani (Europa Verde), sottoscritto da alcuni consiglieri del Pd, che invita gi attuatori privati a riconsiderare le previsioni espansive dei piani convenzionati risalenti ai primi anni 2000 e non ancora scaduti.

Previsioni che, nonostante dal 2014 non sia stato proposto nessun nuovo piano residenziale, portano con se la realizzazione di oltre 600 alloggi, “bastevoli da soli a dare risposta ai bisogni della città”. Tra i piani che si chiede di rivedere anche il cosiddetto “PUA Ta7” che riguarda la costruzione di case su un’area di proprietà della Curia reggiana.

Approvato anche un ordine del giorno del M5s, a prima firma di Paola Soragni che punta ad allargare la partecipazione dei cittadini alle scelte urbanistiche. Per ogni singola manifestazione di interesse da parte degli attuatori, infatti, i pnetastellati chiedono di attivare un percorso costituito da: “conferenza pubblica di presentazione, materiale divulgativo, discussione pubblica e referendum comunale”. L’odg è stato votato da Coalizione civica, mentre Forza Italia, Pd Reggio è ed Europa Verde si sono astenuti. Al momento gli ordini del giorno collegati al Pug approvati sono sei.