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Rec: “Rider Point: inaugurato oltre un anno fa, zero accessi dei ciclofattorini”

26 aprile 2023 | 17:31
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Rec: “Rider Point: inaugurato oltre un anno fa, zero accessi dei ciclofattorini”

Reggio Emilia in Comune: “Aprirlo in via Turri è stata una mera trovata mediatica perché, confrontandoci con i ciclofattorini, era emersa l’inutilità di una struttura lontana dai principali ristoranti e locali”

REGGIO EMILIAIl 21 febbraio 2022 il Comune annunciava l’apertura del primo “Rider Point” in città, a “Ca’ Reggio” in piazza Domenica Secchi, via Turri. Dopo mesi di vertenze, presidi e mozioni portate avanti da Riders Union Reggio e Adl Cobas il Comune decide infatti di attivare il protocollo “Reggio città rider friendly” (parti sociali coinvolte Cgil, Cisl e Uil) e apre il Rider Point “al suo interno, infatti, saranno attivati una serie di servizi, come la possibilità di ricaricare il telefono, riparare la bici, accedere ai servizi, acquistare acqua, snack e caffè a prezzi calmierati”.

Il risultato? Ad oltre un anno dall’inaugurazione i ciclofattorini che hanno usufruito di questo servizio sono zero. Nessun rider è passato per Ca’Reggio, nessuno ha utilizzato i kit di riparazione bici (ancora intonsi e inscatolati) nessuna cialda per il caffè della macchinata è stata utilizzata. Nessuno ha ricaricato il cellulare. La richiesta di servizi delivery è sempre più in aumento e il lavoro dei riders sempre più impegnativo, ma, a fronte di una necessità reale, ossia avere un punto di ristoro, la risposta dell’amministrazione è stata inutile perché non ha tenuto conto degli spostamenti e della geografia cittadina dei servizi offerti dai riders.

Da subito come Rec avevamo definito la scelta di aprire un Rider Point in via Turri una mera trovata mediatica perché, confrontandoci con i ciclofattorini, era emersa l’inutilità di una struttura lontana dai principali ristoranti e locali. Non siamo stati ascoltati, come sempre. Il risultato di questa sperimentazione voluta dall’amministrazione è impietoso. Ricordiamo che questa goffa iniziativa rientra nell’Accordo di programma sulla sicurezza per la Zona stazione ed è stato finanziato
dalla Regione Emilia-Romagna.

A fare le spese dell’ennesima miopia politica cittadina sono, ancora una volta i lavoratori, ma sappiamo che a Reggio è più importante tagliare qualche nastro rispetto all’ascolto reale delle esigenze del territorio. Lo ammettiamo, siamo preoccupati: i firmatari dell’intesa (Comune e parti sociali) si sono impegnati a “ricercare in città ulteriori Rider Point strategici per lo svolgimento dell’attività dei ciclofattorini”. Chi lo sa, magari questa volta verrà istituito un Rider Point direttamente al cimitero di Coviolo o in zona annonaria.