Sinistra italiana e Coalizione civica: “Fatto grave l’uscita di Agende Rosse da Consulta legalità”

9 gennaio 2023 | 17:43
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Sinistra italiana e Coalizione civica: “Fatto grave l’uscita di Agende Rosse da Consulta legalità”

REGGIO EMILIA – “L’uscita delle Agende Rosse dalla Consulta Provinciale per la Legalità di Reggio Emilia è un fatto molto grave”. Lo scrivono Coalizione civica e Sinistra italiana dopo il brusco addio del gruppo Agende Rosse Rita Atria di Reggio Emilia e Provincia dalla Consulta per la Legalità.

I referenti delle Agende Rosse hanno parlato di assenza di attività, con solo sette incontri dal 2018 ad oggi, nella provincia dove è stato sciolto per mafia il primo comune dell’Emilia Romagna, Brescello. E non solo: alla Consulta manca una segreteria organizzativa e una figura dedicata a facilitare le comunicazioni tra i partecipanti e la messa in rete delle idee; inoltre non è stato mai redatto un verbale e le poche proposte esterne che sono state fatte sono cadute nel vuoto più assoluto. Il risultato è uno sgradevole “sperpero di un patrimonio di cultura e conoscenza” che ha portato le Agende Rosse a congedarsi.

Scrive Fabrizio Aguzzoli, consigliere comunale di Coalizione civica: “Non possiamo certo dirci stupiti della legittima frustrazione delle Agende Rosse, già in diverse occasioni abbiamo denunciato questa situazione, senza mai ottenere risposte concrete. Questo è quello che dichiarammo pochi mesi fa: Ci sono poi commissioni importanti come quella Legalità, diciamo che di mafia ci sarebbe da discutere e non poco, che ha pochissime convocazioni e molte si sono attivate su richiesta nostra. Lo stesso la Consulta della Legalità, organo dove il Comune si relaziona con altre istituzioni e associazioni sul tema della lotta alla mafia, che latita per lavoro. Il 7 gennaio in consiglio comunale tutti i gruppi politici hanno votato la richiesta di convocazione della stessa alla presenza del consiglio comunale. Mai fatto, siamo ancora qua che aspettiamo”.

E aggiunge: “Da allora, non vi sono stati cambiamenti positivi, né tanto meno provvedimenti reali che possano mostrare un reale interesse del Comune di Reggio Emilia per questa tematica così importante, in una terra in cui le ferite della presenza della criminalità organizzata sono ancora aperte e ancora sanguinano, come la cronaca non smette di ricordarci. L’addio alla Consulta per la Legalità di una realtà seria e attenta come le Agende Rosse, con le competenze e le qualità umane che porta con sé, è un ulteriore schiaffo. Ed è un gesto sincero e onesto che dice molto di più delle tante vuote parole dell’amministrazione. Ci aspettiamo risposte vere, concrete, e non solo dichiarazioni”.

Sinistra italiana commenta: “Ci rattrista e ci preoccupa la notizia delle dimissioni dell’Associazione antimafia Agende Rosse dalla Consulta provinciale per la Legalità. Oltretutto non è il primo caso di dimissioni da questo organismo. La Consulta si è rivelata insufficiente nel coordinare i vari soggetti che la compongono per una efficace lotta alle mafie a Reggio e in particolare in provincia. Non ha nemmeno realizzato un indispensabile rapporto continuo con il Prefetto e il Procuratore della Repubblica. In questa situazione lo Sportello Legalità e Giustizia, attivo presso il Municipio, opera senza il necessario sostegno”.

Continua Sinistra italiana: “La Consulta spesso si è fermata alle generiche dichiarazioni antimafia e nella sua maggioranza, ha manifestato raramente la volontà di affrontare le mafie con forte spirito d’iniziativa. Le poche riunioni che si sono tenute (così come per la Commissione Legalità comunale) ne sono la conferma. Col permanere di questa situazione viene meno il senso di questo organismo. Conseguentemente crediamo che ci si debba orientare verso l’istituzione di un Osservatorio, già presente in quattro province dell’Emilia-Romagna, finanziato dalla Regione e collegato ad un Centro di Documentazione”.