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Consulta legalità, la Cgil: “Va riformata”

10 gennaio 2023 | 16:07
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Consulta legalità, la Cgil: “Va riformata”

Il segretario Sesena: “Le critiche poste da Agende rosse sono condivisibili”

REGGIO EMILIA – La recente uscita dell’associazione antimafia “Agende Rosse” dalla Consulta provinciale sulla legalità di Reggio Emilia “rappresenta un grido di allarme che andrebbe colto perché, al di là del gesto eclatante, le critiche che sono state poste nel metodo sono condivisibili”. Lo afferma Cristian Sesena, segretario uscente della Cgil, che partecipa a sua volta all’organismo nato in provincia dopo il processo Aemilia contro la ‘ndrangheta. Anche il segretario, come l’associazione dimissionaria, rileva “un costante dilatarsi dei tempi e una complessiva farraginosita’ del sistema che alla lunga non sono sostenibili”.

Nello specifico, “abbiamo alcune parti datoriali che non partecipano e una quantità enorme di teorici partecipanti che ritardano anche dal punto di vista della presenza quello che dovrebbe essere un lavoro più snello”. Inoltre, se è vero che “con Comune e provincia sigliamo intese importanti, spesso non siamo tempestivi nel dare loro concretezza”. Tuttavia, aggiunge Sesena, “secondo me le critiche vanno portate nella sede opportuna che è quella della Consulta stessa, peraltro convocata già per il prossimo 18 gennaio. Auspico che allora si possa fare una discussione per innescare uno ‘switch’ rispetto al passato e renedere il nostro lavoro più puntuale e veloce”. In ogni caso, conclude il segretario della Cgil, “denunciare, sensibiliizzare e tenere viva l’attenzione sulle mafie devono essere il nostro pane quotidiano”.