Casa a Reggio Emilia: “I proprietari hanno paura di rimetterci ad affittare”

20 gennaio 2023 | 19:15
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Casa a Reggio Emilia: “I proprietari hanno paura di rimetterci ad affittare”

Intervista all’agente immobiliare Stefano Stracquadaini: “Le zone su cui investire sono Santa Croce e la zona Tribunale. Dalla zona stazione invece tutti scappano”

REGGIO EMILIA – A Reggio Emilia trovare casa sembra davvero impossibile. Ci sono famiglie con contratti a tempo indeterminato a cui non viene affittata casa, oltre a una lista d’attesa chilometrica di persone in attesa di una abitazione da Acer, l’agenzia per la casa del Comune. Eppure ci sono migliaia di immobili di privati che risultano liberi, ma non vengono messi sul mercato. Eppure siamo la città più richiesta in Emilia-Romagna per prendere casa, perché i prezzi sono aumentati certo ma sia per l’affitto sia per la compravendita la nostra città è ancora tra quelle
più convenienti al metro quadro.

Viene a pensare che sempre meno case sul mercato nella nostra città, perché chi le ha se le tiene strette. È davvero così? Abbiamo intervistato Stefano Stracquadaini, 34 anni, agente immobiliare dall’agenzia Tecnocasa di Viale Regina Margherita, per capire meglio la situazione del mercato immobiliare in città.

Stefano come sei diventato agente immobiliare?
Per me è stato per caso. Dopo la scuola di ragioneria lavoravo alla gestione dei centri commerciali Conad. Dopo pochi anni ho capito che non era la mia strada, ho deciso di andare in Spagna e aprire un locale in provincia di Valencia. Poi ho sentito il richiamo di casa e sono tornato a casa a Reggio Emilia. Nel 2013 ero disoccupato, l’unica azienda che mi ha offerto un contratto e una prospettiva seria è stata Tecnocasa. Sono sincero non sapevo assolutamente nulla del mercato immobiliare, l’azienda mi ha formato e accompagnato passo passo pagandomi tutta la formazione. Mi è piaciuto da subito il dinamismo: non dovevo sempre stare seduto alla scrivania e per lavoro dovevo conoscere sempre persone nuove. Poi per noi italiani l’acquisto della casa è un obiettivo importante, a me piace accompagnare le persone dal primo incontro fino al rogito.

A Reggio Emilia ci sono oltre 3.000 alloggi sfitti, ma non si riesce a trovare una casa in affitto, come mai?
Una bella domanda, provo a darti una mia risposta, ma prima ti do qualche dato. Dal 2014 al 2021 sono stati emessi solo nella provincia di Reggio Emilia 3.847 sfratti, è una media altissima e sempre in crescista anno dopo anno. Bene, il 98% di questi sfratti è dato da morosità e solo il 2% da altre questioni. I miei clienti mi dicono che non solo gli inquilini non pagano l’affitto, ma spesso fanno proprio danni e lasciano buchi da pagare del condominio. Il rischio che oggi comporta affittare un immobile è elevatissimo, piuttosto le persone lo tengono vuoto o lo vendono per evitare di rimetterci. Il problema non è solo il pagamento mancato dell’affitto. Se dentro ho una persona morosa ci sono tempi biblici per tornare in possesso dell’immobile e intanto devo pagare le tasse e ho il rischio di trovare sorprese quando rientro nell’abitazione ovvero di doverci rimettere ulteriori soldi per fare delle ristrutturazioni.

Nell’immaginario non trova casa il precario, il migrante o il fuorisede, ma, nella pratica, ci sono molti lavoratori con contratti a tempo indeterminato a cui non viene data la casa. Cosa servirebbe da incentivo per i proprietari per affittare?
Verissimo quello che dici, non trova casa anche la famiglia reggiana con due stipendi. Il proprietario oggi ha paura, lo dico chiaro, piuttosto che affittare molti tengono l’immobile vuoto. Soprattutto chi non lo fa di mestiere, chi ha la seconda casa ereditata o che ha acquistato per fare un piccolo investimento e ora è preoccupato e pensa di rimetterci.  Gli incentivi però ci sono già. Per esempio il Comune di Reggio Emilia e tante altre amministrazioni oggi hanno già il canone concordato che propone una tassazione che dal 21% passa al 10% per il proprietario. C’è poi la cedolare secca, dove nei contratti di affitto per il residenziale non paghi le imposte di registro che vuol dire in soldoni risparmiare sui 100 euro l’anno.

L’alternativa all’affitto è l’acquisto della casa, ma i tassi dei mutui sono altissimi
I tassi rispetto allo scorso anno si sono alzati, ma se guardiamo i dati sono gli stessi del 2006 o 2007 quando si è toccato l’apice di vendite del mercato immobiliare. Ti do un dato, nel 2021 quando c’erano tassi migliori sono state fatte in Italia 749mila compravendite, nel 2006 dove i tassi sono pari a quelli di oggi sono state fatte 850mila compravendite. Non c’è paragone comunque, l’acquisto di un immobile conviene sempre. Paghi di più di interesse, ma comunque hai un capitale viceversa se vai in affitto hai perso il 100% di quello che ha versato. Se poi dovrai trasferirti hai qualcosa in mano da vendere per abbassare il nuovo costo di acquisto, no?

Com’è la situazione del mercato delle vendite ora a Reggio? Diversi analisti dicono che tra 1 anno e mezzo i prezzi crolleranno
Faccio fatica a prevedere il futuro, non sono ancora attrezzato. L’aumento dei tassi per i mutui c’è da poco, dopo l’estate del 2022, ma le compravendite non sono affatto calate a Reggio Emilia.

Quali quartieri di Reggio Emilia sono più richiesti e invece quali secondo te nei prossimi anni diventeranno più interessanti per acquistare casa?
Non c’è un quartiere più richiesto di un altro a Reggio Emilia. Nell’immaginario collettivo Canali o il Villaggio Manenti sono le zone più richieste, ma se vai a parlare con un pendolare che deve prendere la Mediopadana ogni giorno non le valuta nemmeno quelle zone, preferisce l’area nord. Diciamolo, a Reggio si vive bene in quasi tutti quartieri, i compratori guardano più le loro esigenze di lavoro o vita, anche la vicinanza ai genitori e familiari influisce moltissimo. Discorso a parte è la zona stazione e guardate che non è un discorso solo etnico o di portafoglio. Gli stessi stranieri non vogliono vivere in stazione.

Dove comprare casa oggi?
Sicuramente l’area nord e il quartiere di Santa Croce. Tra l’Rcf Arena, il tecnopolo, l’apertura di Viale Ramazzini qui si è lavorato molto per migliorare questo quadrante della città. Ad oggi nel quartiere si vive bene e ha molti servizi a disposizione, oltre ad essere a due passi dal centro storico e vicino alla stazione Mediopadana. La stessa valutazione per la zona San Paolo-Tribunale. È un quartiere ben servito e anch’esso
vicino ai luoghi di lavoro della zona nord.

D.D.L.