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“Trimestrale Iren, esplode l’indebitamento finanziario”

4 novembre 2022 | 15:48
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“Trimestrale Iren, esplode l’indebitamento finanziario”

Fantuzzi: “Nonostante le favorevoli condizioni del contesto globale, i risultati dell’operatività sono mediocri, anzi in peggioramento”

REGGIO EMILIAIl Consiglio di amministrazione di Iren ha salutato con inusuale prudenza i risultati dei primi nove mesi del 2022 dove il fatturato del gruppo, per motivi che ormai anche i sassi conoscono e non certo per particolari capacità imprenditoriali, è quasi raddoppiato.

Ma i margini operativi lordi e netti e, soprattutto, un indebitamento finanziario netto arrivato a quasi 3,9 miliardi di euro (un terzo in più rispetto soltanto a fine 2021) raccontano una realtà ben diversa che non può non preoccupare per la tenuta dell’equilibrio finanziario sul lungo termine, elemento che ne’ gli amministratori delegati ne’ i sindaci, che restano in carica per pochi anni, sono soliti valutare, mentre chi ha realmente a cuore il destino dell’azienda non può esimersi dal farlo.

Ebbene, la stagnazione dei margini e l’esplosione dell’indebitamento sono segnali che ci mostrano due fatti:

– nonostante le favorevoli condizioni del contesto globale, peraltro completamente scaricate su cittadine e cittadini con gli aumenti in bolletta, i risultati dell’operatività sono mediocri, anzi in peggioramento e non è certo il contributo di solidarietà (extra tassa sui profitti) a giustificarlo;

– i maggiori flussi di cassa di cui parla l’azienda nel comunicato sono più che assorbiti dal consistente incremento del debito e degli oneri finanziari (il costo del debito, anch’esso quasi raddoppiato), la cui spiegazione data nella nota stampa lascia esterrefatti: seguitare a investire a debito aumentando l’esposizione del gruppo è un atto contrario agli interessi del medesimo, che ricade nelle logiche di breve termine sopra descritte.

Iren non è di un ad e dei sindaci (peraltro silenti): dovrebbe essere patrimonio della collettività, ma non soltanto per pagarne le fatture. Occorre al più presto esigere dall’azienda motivazioni chiare e trasparenti degli allarmanti risultati di bilancio e riflettere molto seriamente sulla visione che Iren si sta dando, nonché consentire in futuro agli azionisti di partecipare alle Assemblee per esprimere queste fondamentali e oggettive preoccupazioni. Infine, se permangono le attuali condizioni, non vi sarà altra strada che quella suggerita anche dal compianto Cavalier Mario Guidetti: congelare i dividendi.

Francesco Fantuzzi, Piccolo azionista Iren