Conti dei primi nove mesi, la precisazione di Iren

REGGIO EMILIA – In relazione ad alcuni commenti circa i conti relativi ai primi 9 mesi del 2022, Iren tiene a precisare alcuni fatti che sono forse sfuggiti agli osservatori più distratti.

– Gli investimenti per Iren rappresentano non solo lo strumento principale per superare, sia nel breve sia nel lungo periodo, il momento di difficoltà che tutto il settore sta vivendo. Ma hanno anche la funzione primaria di rendere l’azienda profittevole e resiliente nel presente e nel futuro, oltre ad essere la traduzione concreta dell’attenzione al territorio che il Gruppo da sempre mette al centro delle sue azioni: più investimenti vogliono dire più lavoro, più indotto, più futuro.

– A proposito di lavoro, il recente consolidamento di SEI Toscana e le nuove assunzioni nel 2022, delle quali più del 50% riguardanti giovani under 30, hanno consentito ad Iren di accogliere 1.500 nuove persone sulle quali basare lo sviluppo futuro. 

– Ribadiamo il contesto tutt’altro che favorevole nel quale Iren ha operato nel 2022, citando i principali stravolgimenti registrati:  il rialzo dei costi delle materie prime, lo scoppio della guerra in Ucraina, l’estrema volatilità del gas (che – lo ricordiamo – Iren non estrae), la preoccupante siccità che ha fermato per mesi la produzione idroelettrica.

– Il comunicato stampa ufficiale, disponibile sui canali di Gruppo, spiega tutte le dinamiche che sottostanno ai risultati con estrema accuratezza, con l’obiettivo di informare in modo corretto anche coloro che fino a pochi giorni fa accusavano ingiustamente l’azienda di nascondere extraprofitti. Come traspare dai conti, non c’è stata alcuna speculazione ma solo il massimo impegno per mostrare vicinanza concreta ai clienti in questo momento di difficoltà. 

– Infine, il Piano industriale di Iren 2021-2030 e tutti i suoi indicatori, compresa la policy sui dividendi, non sono messi in discussione.