“Case popolari affittate illegalmente, sbagliato tenere nascosta questa situazione”

26 novembre 2022 | 13:00
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“Case popolari affittate illegalmente, sbagliato tenere nascosta questa situazione”

I consiglieri De Lucia e Aguzzoli dopo il caso emerso in questi giorni: “Lunedì 28 c’è consiglio comunale, il sindaco venga a relazionare sulla situazione degli immobili occupati dalla rete criminale”

REGGIO EMILIA – Quattro case popolari del Comune di Reggio Emilia in Via Monte San Michele affidate ad Acer sarebbero gestite da una rete criminale. Sulla vicenda stanno indagando i carabinieri coordinati dalla procura di Reggio che ha aperto un’inchiesta dopo la denuncia di Acer e Comune (ci sono già tre o quattro persone indagate per truffa, ndr).

Sono infatti occupate da inquilini abusivi fatti entrare con finti contratti intestati a fittizi padroni di casa all’oscuro di tutto, perché vittime di furti di documenti. Queste case non possono essere assegnate a chi è in graduatoria e in legittima attesa di un tetto. In più ci sono almeno altri tre appartamenti occupati: uno nel quartiere Foscato, uno in Gardenia e uno in via Jacopo da Mandra, a Santa Croce.

Scrivono i consiglieri di Coalizione Civica, Dario De Lucia e Fabrizio Aguzzoli: “Un quadro molto preoccupante, che apre squarci su un sistema illecito su un tema cruciale per la tenuta sociale, emerso grazie agli articoli di stampa. Sino a questo momento, Comune e Acer non avevano preso posizione pubblicamente, nonostante le denunce presentate a inizio anno. Pur con il rispetto dovuto alle indagini in corso, e alla riservatezza necessaria alla magistratura e alle forze dell’ordine per investigare con la massima efficacia, colpisce come anche il principale luogo di rappresentanza dei cittadini, il consiglio comunale, sia stato completamente tenuto all’oscuro. Un consiglio comunale in cui tanti consiglieri, di minoranza più che di maggioranza, sono contattati frequentemente dai cittadini per ottenere risposte che spesso la macchina amministrativa fatica a dare”.

E aggiungono: “Ci sono denunce di Acer e Comune in corso da febbraio 2022. Senza l’inchiesta giornalista non sarebbe mai emersa questa situazione quando invece sollevavamo il caso in Consiglio Comunale e in Commissione sullo stato dell’edilizia pubblica e dell’abitare a Reggio Emilia ci veniva risposto che “andava tutto bene”. Quando da febbraio ci sono denunce su immobili finiti in reti criminali. Chi ci governa in dieci mesi non ha pensato di venire a dire la verità in consiglio comunale alla città e solo ora ammette che esiste una rete criminale che usa gli immobili pubblici a proprio piacimento. Siamo ben consapevoli del riserbo richiesto da un’indagine così delicata, ma gli strumenti per informare almeno il consiglio potevano essere trovati. Inoltre, se gli affittuari “inconsapevoli” sono stati individuati a febbraio, diventa difficile pensare che chi ha costruito questo ingranaggio non sia ormai consapevole delle indagini”.

Concludono i due consiglieri: “Ora che il fatto è pubblico, e qui va ringraziato il giornalista Bianchini di Reggionline, chiediamo che al consiglio comunale di lunedì il sindaco Luca Vecchi venga a relazionare della situazione. Se non lo faranno spontaneamente presenteremo una richiesta formale in consiglio comunale che dovranno votare e ci sorprenderebbe un voto negativo di Pd e alleati. Come noi anche loro non voglio danni erariali. In altre stagioni politiche un Assessore per un fatto del genere presentava le dimissioni e il sindaco poteva decidere o meno se accettarle o rifiutarle. Se non adeguatamente chiarita questa vicenda rischia di diventare l’ennesimo errore in una sequela ormai diventa molto lunga”.