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Polo Silk Faw, il sindaco: “Al massimo un ritardo di due mesi”

13 giugno 2022 | 16:38
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Polo Silk Faw, il sindaco: “Al massimo un ritardo di due mesi”

Il sindaco in consiglio comunale: “I finanziamenti sono sostanzialmente stati perfezionati, a quanto ci è dato sapere, attraverso operazioni di finanza internazionale”

REGGIO EMILIA – Sulla base delle informazioni in suo possesso, il sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi ritiene che i lavori del maxi stabilimento Silk-Faw a Gavassa potrebbero partire con un paio di mesi di ritardo, mentre “i finanziamenti necessari per dare gambe a questo progetto sono sostanzialmente stati perfezionati, a quanto ci è dato sapere, attraverso operazioni di finanza internazionale”.

Bisogna anche aggiungere, per dovere di cronaca, che il sindaco aveva detto la stessa cosa in un intervento in consiglio comunale di due mesi fa rispondendo a un’interpellanza dei consiglieri Melato, Salati, Rinaldi, Sacchi e Varchetta in ordine all’incontro del primo cittadino al consolato cinese di Milano e all’insediamento a Gavassa dell’azienda sinoamericana. Ad oggi, tuttavia, quell’area è ancora un campo verde e i terreni di proprietà di Gavassa srl non sono ancora stati rogitati.

Il Comune, tuttavia, ha “congelato” l’emissione dell’autorizzazione ai lavori – di competenza della Conferenza dei servizi – fino a quando il rogito dell’area su cui sorgerà la fabbrica delle super car elettrriche non sarà firmato dalla cordata sino americana. E’ quanto emerge dalla risposta del primo cittadino ad una dettagliata interpellanza presentata oggi in Consiglio comunale dal gruppo di +Europa.

Vecchi conferma in premessa “la valutazione generale positiva che abbiamo dato più di un anno fa su questa ipotesi di investimento nel nostro territorio fatta insieme alla Regione”, perché “non abbiamo nessuna motivazione tale da giustificare un cambio di posizione”. Riguardo al dibattito pubblico sull’operazione a cui si assiste da circa due mesi, il sindaco afferma che “dal lato del Comune c’è grandissima trasparenza, ma credo sia giusto sottolineare che ci sono domande la cui risposta, legittima e doverosa, deve arrivare dal management e dalla proprietà e il primo a chiedere conto dell’avanzamento dello stato dell’arte e dell’avanzamento dei programmi predefiniti è il sottoscritto”.

Inoltre “se vogliamo definire una tempistica di avvio dei lavori, potremmo ragionevolmente parlare di un paio di mesi di ritardo al più. E non so nemmeno dire se questo pregiudichi la tempistica dell’attuazione dei propositi industriali, ma probabilmente no, perché i programmi dell’azienda, anche in termini di realizzazione dei prodotti, restano fermi alle intenzioni originarie”.

Del resto, aggiunge Vecchi, “data la complessità in cui siamo immersi, credo che oggi trovare qualcosa che procede secondo i tempi pensati fino all’estate scorsa è pressoché impossibile e noi stessi abbiamo autorizzato ampliamente urbanistici di aziende che sono poi stati realizzati dopo anni”. Sui cambi dei manager Silk-Faw avvenuti nelle scorse settimane, il reggiano ritiene che “l’avvicendamento faccia parte della fisiologia industriale di qualsiasi azienda”.

E insomma “la rassicurazione che abbiamo avuto in queste settimane è quella di un progetto che è in campo e che si svilupperà secondo quelli che sono i programmi preannunciati. Ma se anche informalmente dovessimo venire a conoscenza di un cambio di strategia sarebbe nostro dovere informarne la città e il Consiglio”. Passando agli interrogativi di +Europa, si chiedeva in primo luogo se esiste una cabina di regia deputata a seguire il progetto: “Non c’è una cabina formalmente predefinita ma un rapporto sistematico e costante tra me e il presidente Bonaccini, tra il vicesindaco e l’assessore Colla sulla evoluzione quotidiana di questa vicenda. Nel momento in cui sottoscriveremo l’accordo di programma sarà nei fatti formalizzato quello che oggi c’è, cioè il rapporto costante con le istituzioni territoriali che in questo anno si sono confrontati con le autorità cinesi come il consolato”, risponde Vecchi.

Per quanto riguarda la richiesta di finanziamento che l’azienda avrebbe presentato a Invitalia, il sindaco evidenzia che Silk Faw “ha esplicitato pubblicamente di aver avanzato la candidatura per ottenere un finanziamento nazionale, che percorre un canale del tutto autonomo rispetto all’amministrazione”. Sul contributo da 4,5 milioni che la Regione ha concesso, il sindaco precisa che “è stato ottenuto con un bando che troverà la sua attuazione in termini di finanziamento erogato solo quando inizieranno i lavori”.

Anche noi, dice infine il sindaco, abbiamo adottato delle cautele pubbliche fermando il treno della Conferenza dei servizi, che ha completato il suo lavoro, e prendendo l’impegno a riconvocarla per chiudere il procedimento amministrativo autorizzativo di avvio dei lavori solo e soltanto se a Gavassa si realizzaerà il rogito preannunciato”. Dunque “abbiamo fatto la nostra parte e confidiamo che questo importante progetto possa partire in tempi ragionevolmente rapidi”, conclude il sindaco.