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Silk Faw: “Li Chongtian è nella joint venture”

17 marzo 2022 | 16:25
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Silk Faw: “Li Chongtian è nella joint venture”

La società precisa che il manager cinese non è nel Cda di Silk Faw, ma fa parte del comitato guida della associazione temporanea di imprese fra le due aziende

REGGIO EMILIA – “La Silk Faw Automotive Group Italy Srl è il frutto del memorandum of understanding per la costituzione di una joint venture contrattuale tra la società cinese Faw e quella americana Silk Ev. La Silk Faw Automotive Group Italy Srl fa parte del programma contenuto all’interno del memorandum di cui sopra e non è pertanto la joint venture stessa. Il signor Li Chongtian è l’esponente della società Faw all’interno del management committee (comitato guida) della joint venture contrattuale stipulata tra Faw e Silk Ev”.

E’ la precisazione di Silk Faw al nostro articolo in cui si faceva notare che il signor Li Chongtian non era nel Cda di Silk Faw. L’azienda, sostanzialmente, replica dicendo che la società italiana che dovrebbe realizzare la fabbrica di supercar a Gavassa è nata all’interno di un mou (memorandum of understanding) per la creazione di una joint venture. In questa joint venture Li Chongtian sarebbe “l’esponente della società Faw all’interno del management committee (comitato guida)”.

Di diverso tenore era, invece, il comunicato inviato al nostro giornale dall’ufficio stampa di Silk Faw in cui l’azienda scriveva nel gennaio scorso che “Li Chongtian è da oggi un nuovo membro del Consiglio di amministrazione di Silk-Faw, la società nata dalla joint venture tra Silk EV e Faw che costruirà a Reggio Emilia le super autoelettriche del futuro”. In realtà oggi si apprende che Li Chongtian, come del resto ha scritto Reggio Sera che ha avuto accesso a una visura camerale, non è membro di nessun Cda dentro a Silk Faw, ma è un uomo che Faw ha inserito nel comitato guida della joint venture.

Infine vale la pena notare che la notizia che Silk ev e Faw avessero stipulato un memorandum of understanding per creare una joint venture è vecchia di due anni dato che nel maggio del 2020 l’Ansa dava notizia che, nel corso di una cerimonia on-line che aveva visto la presenza del sottosegretario di Stato al Ministero degli affari esteri con delega all’Asia Manlio Di Stefano, l’assessore allo Sviluppo economico, green economy, lavoro, formazione della Regione Emilia-Romagna Vincenzo Colla e le autorità cinesi competenti, era stata già data notizia di questo investimento che Silk e Faw volevano fare in Emilia Romagna.