Università, il quarto polo dell’ateneo sarà alle ex Reggiane

26 novembre 2021 | 19:32
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Università, il quarto polo dell’ateneo sarà alle ex Reggiane

Il Comune acquisterà il capannone 15 per 10 milioni di euro: potrà ospitare gli studenti a partire dall’anno accademico 2023-2024

REGGIO EMILIA – Significativo passo in avanti per la realizzazione del quarto polo dell’Università a Reggio Emilia alle ex Reggiane, che si aggiunge alle sedi dell’ex caserma Zucchi, del campus del San Lazzaro e del vecchio seminario. Comune, Unindustria, Stu e Unimore hanno infatti siglato l’accordo (che per quanto riguarda l’amministrazione dovrà essere ratificato in Consiglio comunale) che porterà il sito accademico del capannone 15 b/c ad essere completato nel 2023, per diventare operativo nell’anno accademico 2023-2024.

I lavori di bonifica dell’area del capannone, infatti, sono già stati completati, mentre quelli di riqualificazione dell’immobile sono stati avviati. Il progetto – illustrato questa sera in commissione – riguarda un’area di 3.500 metri quadri. Su 3.350 dei quali, su due piani, saranno allestiti gli spazi in cui si insedieranno nello specifico quattro corsi dell’Università (due già esistenti e due nuovi) tutti legati al digitale, cioè alla gestione dei dati e alla sua applicazione in ambito industriale. Secondo il progetto approvato oggi dal Consiglio di amministrazione dell’università, saranno in particolare realizzate 9 aule modulari (per un totale di circa 1000 posti), quattro laboratori, due aule studio, e 10 uffici per le attività amministrative. A frequentarli saranno intorno alle 1760 persone.

Per quanto riguarda gli aspetti finanziari, in primo luogo il Comune di Reggio acquisterà il capannone “al costo di costruzione”, cioè investendo la stessa cifra che avrebbe speso se l’avesse costruito. L’esborso è pari a 9,9 milioni, di cui poco più di 6,4 per la struttura e oltre 3,4 per effettuare alcune migliorie necessarie. Da questa cifra va sottratto il “maxicanone” da 1,4 milioni che sarà versato all’inizio dall’università (per un totale di 8,5 milioni), che avrà poi l’usufrutto degli spazi per 29 anni, a fronte di un canone annuo di 121.000 euro. Secondo il vicesindaco Alex Pratissoli, ipotizzando che il Comune accendesse un mutuo della durata pari a quella dell’usufrutto, pagherebbe una rata annua di 370.000 euro, “scontata” del canone in entrata dall’ateneo. Questo, dice Pratissoli, a dimostrare “la sostenibilità dell’operazione”. Per quanto riguarda Unindustria, infine, si impegna nell’intesa a promuovere l’offerta formativa del polo attraverso le sue aziende associate e supporterà all’inizio questa attività con un milione (Fonte Dire).