Imprese, scongiurati 67 licenziamenti alla Manifattura Riese

28 luglio 2021 | 15:42
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Imprese, scongiurati 67 licenziamenti alla Manifattura Riese

Erano attesi dal 1° agosto: prorogata la cassa integrazione Covid fino al 27 ottobre

REGGIO EMILIA – Primo risultato, e piccola svolta rispetto al recente passato, nella vertenza della Manifattura Riese (marchio Navigare) a Carpi: vengono scongiurati i licenziamenti previsti dall’1 agosto, in base alla procedura avviata il 14 maggio che avrebbero riguardato anche lo stabilimento di Rio Saliceto. È l’esito dell’incontro oggi in diretta streaming al ministero del Lavoro, con i rappresentanti sindacali territoriali e nazionali di Filctem e Filcams-Cgil, della Cgil confederale, Femca e Fisascat-Cisl e Uiltucs-Uil, Rsu aziendale, il liquidatore incaricato dall’azienda insieme al consulente e al legale, il rappresentante di Unindustria Reggio Emilia, i rappresentanti della Regione.

Venendo incontro alle richieste sindacali, dunque, l’azienda ha deciso di sospendere la procedura di licenziamento, che attualmente riguarda 67 addetti, prorogando quindi la cassa integrazione Covid fino al 27 ottobre. I sindacati, in ogni caso, confermano la loro intenzione di “continuare a lottare affinché l’azienda rimanga attiva, e si continui nella ricerca di un eventuale acquirente che possa dare seguito sia alla produzione che al marchio Navigare”.

I rappresentanti aziendali, sollecitati dalle istituzioni regionali e nazionali, hanno anche aperto alla possibilità di chiedere ulteriori ammortizzatori sociali conservativi (cassa straordinaria Genova) dopo la stessa cassa Covid. L’azienda ha accettato: per tutto il periodo in cui saranno utilizzati gli ammortizzatori conservativi, così, si asterrà da qualsiasi azione unilaterale di licenziamento.

Il periodo coperto da ammortizzatori sociali, nell’ottica sindacale, deve essere utile per dare una risposta industriale diretta o indiretta per garantire ai lavoratori il lavoro. Le parti, a questo punto, saranno convocate nuovamente il 12 ottobre al ministero del Lavoro, per la prosecuzione degli ammortizzatori sociali, mentre si rimane in attesa di una nuova convocazione al Mise mirata a “una soluzione di continuità aziendale”.

Comunque sia, i sindacati si confermano “soddisfatti di questo primo risultato, che è in discontinuità con le modalità e le proposte con cui l’azienda si era posta sinora. La soluzione trovata oggi evita che 67 lavoratori oggi attualmente in forza alla Manifattura Riese siano licenziati dall’1 agosto. È il primo tassello, cui deve seguire un accordo definitivo che trovi una soluzione per tutti i lavoratori”.