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Coronavirus, il Veneto ha il doppio dei tamponi e un terzo dei decessi dell’Emilia-Romagna

15 aprile 2020 | 09:17
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Coronavirus, il Veneto ha il doppio dei tamponi e un terzo dei decessi dell’Emilia-Romagna

Due Regioni simili come numero di residenti, ma che, sul numero di test messi in campo, hanno dato risposte diverse alla diffusione del virus. Abbiamo circa 2mila ospedalizzati in più e quasi 100 malati in più in terapia intensiva

REGGIO EMILIA – Veneto ed Emilia-Romagna, due regioni entrambe investite dal virus, con una popolazione simile dal punto di vista numerico, ma con numeri decisamente differenti rispetto ai decessi e ai ricoveri.

Premettiamo subito, a scanso di equivoci, che non ci interessa qui la politica e quindi sgombriamo subito il campo dal fatto che il Veneto sia governato da un esponente della Lega e l’Emilia-Romagna da un uomo del Pd. Quello che conta in un’epidemia sono i numeri e gli approcci nella lotta al virus. Il Veneto, a quanto pare, sembra che se la stia cavando decisamente meglio.

Vediamo quale può essere il motivo. Le cifre che vi forniamo sono relative al 14 aprile e sono state tratte da una piattaforma elaborata da Tekapp, un’azienda del settore sicurezza informatica di Formigine. I dati sono forniti dalla presidenza del Consiglio dei ministri.

Quello che balza subito agli occhi è l’approccio differente nel numero di tamponi fatti. Qui gran parte del merito, fin dall’inizio di questa epidemia, lo si deve ad Andrea Crisanti, docente di virologia e microbiologia all’Imperial College di Londra e direttore dell’Unità complessa diagnostica di microbiologia della Asl di Padova. Il professore, che ha coordinato l’indagine epidemiologica in Veneto e su Vo’ Euganeo in particolare, è anche l’ideatore della strategia dei “tamponi mirati”.

Ma vediamo i numeri, appunto. Il Veneto ha fatto, al 14 aprile, 208.878 tamponi, circa il doppio dell’Emilia Romagna che si è fermata a 101.896. Fare più tamponi, soprattutto in modo mirato, significa scoprire più positivi e isolarli, impedendo così che il contagio possa proseguire e diffondersi. E’ evidente che serve a poco tenere la gente chiusa in casa se poi, magari, come abbiamo scritto ieri sul nostro giornale riportando la testimonianza di una madre, a chi ha i sintomi e chiama la guardia medica o il 1500, non gli viene fatto il tampone e così ha la possibilità di contagiare altre persone, perché non viene isolato.

Passiamo invece ai numeri dei positivi, deceduti e dimessi e guariti con un’ovvia premessa. Sicuramente le differenze che vedete non possono essere tutte ascritte al fatto che la nostra regione ha fatto la metà dei tamponi rispetto al Veneto. Però, lo ripetiamo, questo è un dato indubbiamente significativo su cui bisogna riflettere.

In Veneto il totale dei casi è di 14.432. Gli attuali positivi sono 10.736, i deceduti 906 e i dimessi guariti 2.790. Per quel che riguarda i pazienti, l’84% è in isolamento domiciliare e il restante 15,46% è ospedalizzato. Di questi 233 sono in terapia intensiva e 1.427 sono ricoverati con sintomi.

In Emilia Romagna il totale dei casi è di 20.752, gli attuali positivi sono 13.378, i deceduti 2.705 e i dimessi guariti 4.269. Per quel che riguarda i pazienti il 72,41% è in isolamento domiciliare e il 27,59% è ospedalizzato. Di questi 3.479 sono ricoverati con sintomi e 328 sono in terapia intensiva.

Si evince dunque che nella nostra Regione abbiamo 2.642 positivi in più e 1.799 decessi in più. Abbiamo anche più guariti. I pazienti in Veneto in isolamento domiciliare sono il 12% in più. Abbiamo circa 2mila ospedalizzati in più e quasi 100 malati in più in terapia intensiva. Certo, come abbiamo detto, non dipenderà tutto dal numero di tamponi fatti, ma ci pare che si debba prendere seriamente in considerazione anche questo fattore.