Parco innovazione |
0 - Copertina
/
Altre news
/

Parco Innovazione, ecco come rinascerà il Capannone 17

11 febbraio 2020 | 11:12
Share0
Parco Innovazione, ecco come rinascerà il Capannone 17

Sono iniziate le fasi di demolizione e riqualificazione della struttura: la terza che viene recuperata nel cuore delle ex Reggiane

REGGIO EMILIA – Sono iniziate le fasi di demolizione e riqualificazione del Capannone 17 delle ex Reggiane, il terzo, dopo il recupero del 15 e del 18, degli interventi realizzati in questi anni nell’area. Mentre fervono i lavori di abbattimento del tetto della struttura, come potete vedere dalle foto e dal video, Reggio Sera è andato sulla terrazza del capannone 18 per documentare come procedono i lavori che sono stati appaltati a Sicrea Group per un valore di 4,1 milioni di euro.

Spiega l’architetto Andrea Oliva, padre della riqualificazione del 15 e del 18: “In questa struttura di 3.900 metri quadrati saranno ospitate nove attività, fra cui gli ordini dei commercialisti, degli architetti e degli ingegneri. Ci sarà una piazza di mille metri quadrati coperta, mentre altri spazi saranno dedicati a servizi e ricerca come quelli già presenti nel capannone 18”.

Alcuni ambienti potranno essere utilizzati come sale conferenze e altri saranno configurati per ospitare eventi pubblici. Continua Oliva: “Si tratta di un percorso di sperimentazione sul recupero di questi capannoni e sulle utilizzo di tecnologie all’avanguardia e di risparmio energetico. I lavori di demolizione della copertura dureranno una settimana e poi inizieremo le fondamenta del nuovo edificio, lasciando intatti i muri esterni che saranno recuperati”.

Il recupero del Capannone 17 delle Reggiane prevede dunque valorizzazione della struttura industriale esistente, intesa come pregevole testimonianza della memoria storica del contesto e la sua riqualificazione allo scopo di accogliere – nell’ambito del Parco Innovazione di Reggio Emilia – nella struttura centri di ricerca, start-up e spin-off d’impresa, nuove realtà produttive provenienti dal territorio provinciale e dall’area vasta, attività legate al terziario avanzato, alla cultura e ai servizi.

L’opera è previsto venga realizzata secondo criteri di sostenibilità ambientale, flessibilità ed efficienza energetica, secondo configurazioni strettamente commisurate alle esigenze delle aziende che verranno ad insediarsi.