Inchiesta appalti, il M5S: “Nel 2016 strano accordo fra Comune e Corradini”

21 giugno 2019 | 15:04
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Inchiesta appalti, il M5S: “Nel 2016 strano accordo fra Comune e Corradini”

I pentastellati: “L’ente transò il contenzioso cedendo credito vantato con un terzo”

REGGIO EMILIA – Le vicende dell autofficina “Corradini”, i cui titolari sono oggi indagati nella maxi-inchiesta della Procura sugli appalti in Comune (in particolare quello sulla rimozione dei veicoli, ndr) avevano insospettito il Movimento 5 stelle di Reggio Emilia gia’ qualche anno fa. Precisamente nel 2016 quando, come documentato da una vecchia delibera della giunta, emerse un contenzioso milionario tra il Comune e l’officina, che vantava verso l’amministrazione un credito di 2,1 milioni per la custodia di veicoli abbandonati.

Il Comune, optando per una transazione extragiudiziale propose di versare 950.000 euro (piu’ Iva) “passando” inoltre all’Autofficina Corradini (tramite una procedura di “accollo”) un proprio credito vantato verso un terzo soggetto, la societa’ “Immobiliare 5 Effe”, che doveva un importo di 625.000 euro per mancati versamenti dell’Imu. Il 25 luglio del 2016, quando in Consiglio comunale si discusse la delibera per la salvaguardia degli equilibri di bilancio, nell’atto risultava anche la destinazione di 960.000 euro di avanzo del 2015 per il pagamento della transazione con la ditta Corradini.

“Ovviamente il Movimento 5 Stelle voto’ contro”, sottolineano i pentastellati. Sulla questione la consigliera del M5s Paola Soragni, oggi rieletta in sala del Tricolore, presento’ anche un accesso agli atti. “Ma invece di consegnarmi documenti- spiega- venni convocata dal responsabile dell’ufficio legale Santo Gnoni (attualmente indagato) che mi mostro’ dei documenti di causa”