Nuova sede Municipale, la Rubertelli: “Operazione elettorale a spese dei cittadini”

16 settembre 2018 | 12:22
Share0
Nuova sede Municipale, la Rubertelli: “Operazione elettorale a spese dei cittadini”

La consigliera di Alleanza Civica si scaglia contro il progetto del nuovo Comando: “Scelta costosa, che non risolverà i problemi della zona della stazione”

REGGIO EMILIA – “Dopo l’annuncio quasi “disperato” di un anno fa, dettato dall’emergenza risse fra stranieri in zona stazione, ora il sindaco Vecchi ha presentato il progetto della nuova sede della Municipale: un’operazione costosa, chiaramente di stampo elettorale, a spese dei cittadini e che, quel che è peggio, non risolverà i problemi della sicurezza, del degrado e della convivenza che attanagliano quella parte della nostra città”.

Il consigliere civico Cinzia Rubertelli, va all’attacco dopo l’annuncio da parte del sindaco della costruzione di una nuova sede per la polizia municipale in viale IV Novembre. Scrive il consigliere comunale: “Vecchi alla stampa ha detto di non aver mai negato che quel quartiere fosse il più problematico della città. Saranno i cittadini a giudicare, a breve, il suo operato. A nostro modo di vedere la giunta Vecchi sui problemi di quella zona ha dormito, per svegliarsi solo di recente, sull’onda delle proteste dei comitati, e paracadutando dall’alto progetti, come al solito, non condivisi con i residenti, si veda il nuovo parco delle Paulonie”.

Aggiunge la Rubertelli: “Il problema vero è che il trasferimento della sede della Municipale in viale IV Novembre non risolverà i problemi di un quartiere da rigenerare nella sua composizione sociale e dal punto di vista della qualità urbanistica complessiva. Un’operazione patrimonialmente devastante: ammesso che sia davvero necessario spostare la sede della Municipale, chi comprerà mai la vecchia sede? Perché spendere 6,5 milioni di euro per uffici da 2500 metri quadri quando il Comune possiede la torre del Giglio da 3mila metri quadri o l’ex sede Let’s Dance che non riesce a vendere?”.

E conclude: “Chi ci guadagna è senz’altro il proprietario dell’area, mentre Stu Reggiane, la società mista pubblico/privato tra Comune e Iren, già nota per la politicamente discutibile gestione degli appalti e per le carenze ai fini della trasparenza, nei fatti diventa l’immobiliare del Comune e aggrava il suo peso su di un intervento pubblico: il privato che cosa c’entra? Infine, dipendenti e sindacati che cosa pensano di questo trasferimento che, presumibilmente, comporterà disagi anche all’utenza per via dei parcheggi?”.