La Municipale si trasferirà alla vecchia stazione, ecco il progetto

14 settembre 2018 | 14:05
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La Municipale si trasferirà alla vecchia stazione, ecco il progetto
La Municipale si trasferirà alla vecchia stazione, ecco il progetto
La Municipale si trasferirà alla vecchia stazione, ecco il progetto

Sorgerà al posto della storica azienda chimica “Enocianina Fornaciari”tra viale IV Novembre e via Turri. Costo: 6,5 milioni di euro con l’intervento di Stu Reggiane. Inizio lavori a fine 2019

REGGIO EMILIA – Il malato quartiere della stazione ferroviaria di Reggio Emilia si appresta a ricevere una robusta dose di antibiotici. Nel 2020, infatti, sara’ realizzata nella zona la nuova sede della Polizia municipale, per curare il degrado e l’insicurezza che da anni attanagliano quel quadrante della citta’. Un progetto – approvato ieri dalla giunta comunale – che oggi per il sindaco Luca Vecchi “non e’ piu’ solo una volonta’ dell’amministrazione, ma un dato di certezza”.

In particolare il nuovo comando sorgera’ al posto dello stabile della storica azienda chimica “Enocianina Fornaciari”, che sara’ demolito, posto all’incrocio tra viale IV Novembre e via Turri. Nell’edificio (di circa 45.00 metri quadrati su tre piani) traslocheranno dalla vecchia sede di via Brigata Reggio circa 150 agenti che, anche solo entrando o uscendo dal posto di lavoro, scoraggeranno chi volesse compiere dei reati.

Il costo della nuova sede ammonta ad oltre sei milioni di euro. Uno e mezzo potrebbe arrivare da un bando regionale a cui il Comune si e’ candidato, mentre altri cinque li mettera’ (contraendo un mutuo) Stu Reggiane, la societa’ di scopo che si sta gia’ occupando della riqualificazione delle Ex Reggiane e del quartiere Santa Croce. Per rientrare dall’investimento la Stu, che diventera’ proprietaria dei “muri”, dovrebbe ricevere un canone di affitto dal Comune (si parla della forma contrattuale “rent to buy”) che, una volta risarcita la societa’, entrera’ in possesso del bene. A questo proposito il sindaco puntualizza come “se anche non riuscissimo ad intercettare il finanziamento regionale, il progetto non si ferma e sara’ l’amministrazione ad assumersi la responsabilita’ di andare fino in fondo”.

Scorrendo il piano architettonico messo a punto dallo studio Manfredini, emerge che nel piano interrato del Comando troveranno posto le autorimesse dei mezzi, gli spogliatoi, l’armeria e l’archivio. Piu’ articolato il piano parcheggi: una settantina di posti si trovano nel cortile esterno della sede mentre altri 80 circa sono ricavati nel piano meno tre del parcheggio interrato di piazzale Marconi (a 100 metri dalla struttura) che sara’ utilizzato esclusivamente dalla Polizia municipale.

Evidenziando che “la scelta di portare un servizio pubblico e la forza pubblica in una zona complessa ha anche un forte valore politico e strategico”, il sindaco sottolinea pero’ “che da anni sul tema della sicurezza ci siamo mossi in una direzione ben precisa”. Lo testimoniano “il rafforzamento delle relazioni tra le forze di Polizia”, l’investimento “per il rinnovo del sistema di video sorveglianza”, e le ordinanze “che da periodiche e saltuarie sono diventate strumenti con continuita’ sistematica che hanno risolto problemi”.

Vengono poi ricordati anche “i 17 gruppi di comunita’ che coinvolgono 1.000 persone” e lo spazio “Binario 49” che apre domani proprio in via Turri. Per quanto riguarda la tempistica dei lavori e’ il bando regionale a dettarla, imponendo che inizino entro la fine del 2019. Entro fine ottobre, invece, dovrebbe approdare in Consiglio comunale la variante urbanistica necessaria per l’opera. “Confido che le altre forze politiche vogliano seguirci su questa strada e ai comitati della stazione dico che questa e’ un’occasione per reincontrarci: sono aperto e disponibile a vederli anche in municipio per definire i nuovi standard condivisi degli interventi nel quartiere dei prossimi mesi”, conclude Vecchi. La vecchia sede della municipale verra’ messa all’asta. E’ valutata circa 200.000 euro.