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Ecco i candidati Pd, Delrio: “L’Italia non ha bisogno di odio, ma di unità”

3 febbraio 2018 | 18:55
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Ecco i candidati Pd, Delrio: “L’Italia non ha bisogno di odio, ma di unità”

Lo ha detto il ministro nella giornata di presentazione degli uomini e delle donne del Partito democratico che correranno il 4 marzo

REGGIO EMILIA – “L’episodio di Macerata ci dice che il Paese non ha bisogno di rancore e di parole di odio, ma di essere riconciliato e di essere tenuto unito. Ci dice anche che il Tricolore non appartiene a coloro che fomentano diversità differenze e disugualianze, ma a tutti i cittadini che amano i valori della Costituzione e che sono in campo per difenderla”.

Lo ha detto Graziano Delrio,a proposito di quanto è avvenuto stamattina a Macerata, nella giornata di presentazione alla stampa dei candidati reggiani (nella foto da sinistra Delrio, Incerti, Fedeli, Ferrari, Iori, Pagliari) del Pd a cui era presente anche il segretario del partito, Andrea Costa. Oltre al ministro reggiano, che corre al collegio uninominale della Camera a Reggio, c’erano la deputata uscente Vanna Iori, che corre al collegio uninominale del Senato, sempre a Reggio, il ministro Valeria Fedeli, capolista nel collegio plurinominale del Senato, la deputata uscente Antonella Incerti, che corre al collegio uninominale della Camera a Scandiano, il senatore uscente Giorgio Pagliari, che corre al collegio uninominale del Senato di Parma e Licia Ferrari, assessore di S. Ilario, che corre al collegio plurinominale della Camera.

Delrio: “Abbiamo bisogno di dare sempre più lavoro”
Ha aggiunto Delrio: “Abbiamo bisogno di dare sempre più lavoro. E’ già aumentato di un milione il numero degli occupati, ma deve crescere ancora, perché abbiamo troppe zone del paese dove si soffre per mancanza di lavoro. Ma l’occupazione deve essere sempre più stabile e, per questo il Pd, vuole ridurre le tasse a chi assume a tempo indeterminato. E deve essere più dignitoso e, per questo, serve un salario minimo garantito, ovvero come minimo di nove euro l’ora a tutti quelli che svolgono un lavoro. Noi non abbiamo bisogno di dare uno stipendio ai giovani, ma un lavoro e una prospettiva”.

E poi ha parlato di Europa: “Poi c’è il grande tema dell’Europa. Noi vogliamo gli Stati uniti d’Europa e che questo non sia solo un discorso economico, ma anche di diritti. Un’Europa che non ha mostrato la sua vera faccia e il suo vero volto sul tema dell’accoglienza ai migranti. Poi c’è il tema della cura delle persone. Abbiamo finalmente una legge contro la povertà con due milioni e mezzo di persone che saranno coperte. C’è il tema della cura delle persone che è al centro del nostro programma, insieme alla cultura e all’educazione. Non si vive solo di promesse di meno tasse e di più denaro, ma si vive bene in una comunità anche se c’è una buona biblioteca, una bella piazza, un bello spettacolo gratuito, un teatro”.

E ha concluso: “Il Pd è una forza tranquilla che può assicurare un cambiamento e un percorso pieno di opportunità per questo paese che ha bisogno di stare sulla direzione giusta”.

La platea da Sambirano

I temi del lavoro della violenza ai minori
Dopo di lui ha preso la parola la deputata uscente Antonella Incerti che ha fatto parte, in questa legislatura, della commissione lavoro. Ha detto: “Dobbiamo continuare a lavorare sulla qualità dell’occupazione e pensare anche al lavoro autonomo. Bisogna incentivare gli imprenditori ad assumere i giovani under 35”. Poi ha ricordato l’importanza del tema della Memoria e di sostenere i luoghi come l’Istituto Cervi.

E’ stata poi la volta della deputata uscente Vanna Iori, membro della commissione parlamentare per l’infanzia e la adolescenza, che ha sottolineato l’importanza del tema della cura della famiglia e della genitorialità e ha affrontato il problema della violenza ai minori “soprattutto di quella assistita di cui parliamo poco e che sta diventando una vera e propria piaga”.

La giustizia e il rinnovamento
Il senatore uscente Pagliari, membro della commissione giustizia, ha detto invece che il “rafforzamento delle sinergia fra Parma e Reggio” sarà uno dei suoi primi obiettivi se sarà rieletto e che un altro sarà quello di una riforma che “elimini le lungaggini della giustizia” dato che “non è tollerabile un sistema come quello odierno”.

L’assessore alle attività culturali e politiche giovanili di S. Ilario, Licia Ferrari, ha invece aggiunto che “con il nostro voto del 4 marzo decideremo il modello di Paese che vogliamo, in quale direzione vogliamo spingere il cambiamento”. Per questo “ho deciso di essere in prima linea per il rinnovamento e per il bene comune, per un’Italia sempre più competitiva, con più lavoro, più sicurezza, più solidarietà”.

La Fedeli: “Ho un legame storico con la vostra città”
Per ultima ha preso la parola il ministro Fedeli che, viste le critiche che molti le hanno fatto di essere una paracadutata, ci ha tenuto a precisare che “ha un legame storico con la nostra città” dato che era “parte del gruppo di lavoro di Malaguzzi”, visto che veniva qui da Milano a prendere lezioni dal celebre pedagogista reggiano. Anche la Fedeli ha voluto affrontare quello che è successo oggi a Macerata e ha sottolineato, anche sulla scorta delle recenti polemiche, come “la parola razza nella Costituzione venga utilizzata dai padri Costituenti proprio per non dimenticare quello che era accaduto e le leggi razziali di cui ricorrono gli 80 anni”.

“Se si dimenticano certe cose – ha aggiunto il ministro – poi capita che possano tornare. Quindi assistiamo all’esponente di una forza politica (la Lega, ndr) che spara a dei passanti perché stranieri. Dire come fa Salvini che ‘la colpa è di chi apre ai clandestini’, vuole dire favorire un certo tipo di persone e di atteggiamenti”.