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Raid razzista a Macerata, spari per le strade: feriti sei stranieri

3 febbraio 2018 | 14:52
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Raid razzista a Macerata, spari per le strade: feriti sei stranieri

Luca Traini, incensurato, originario delle Marche, ha terrorizzato le vie del centro esplodendo colpi da un’auto in corsa, nella stessa zona dove abitava il presunto colpevole del delitto di Pamela, la ragazza fatta a pezzi. Colpita anche la sede del Pd. Segretaria della Lega: “Innamorato di una 18enne, romana, tossicodipendente”

REGGIO EMILIA – Paura a Macerata in mattinata: una serie di spari da un’auto in corsa hanno seminato il panico in città provocando il ferimento di alcune persone, tra cui sei stranieri. Un giovane è stato fermato dai carabinieri e portato in caserma: si chiama Luca Traini, 28 anni, ha la testa rasata, è incensurato e originario delle Marche. Quando è stato bloccato ha fatto il saluto fascista.

Luca Traini era stato candidato alle elezioni amministrative del 2017 a Corridonia, nelle Marche, con la Lega Nord. In un manifesto elettorale, Traini appare insieme al candidato sindaco della Lega Nord per Corridonia, Luigi Baldassarri che presenta la sua nuova squadra. Si tratta della tornata elettorale del 11 giugno scorso. Nel programma, anche il “controllo degli extracomunitari”.

Intanto perquisizioni sono in corso nella casa di Luca Traini. Gli investigatori stanno cercando elementi utili alle indagini.

I colpi di pistola sono partiti da un’Alfa Romeo 147 nera – a bordo della quale era Traini – che si spostava per le vie della città, sparando e terrorizzando i cittadini. L’uomo, una volta bloccato, è sceso dall’auto, si è tolto il giubbetto, ha indossato una bandiera tricolore sulle spalle, salendo sui gradini del Monumento. Si è poi girato verso la piazza, ha fatto il saluto fascista. Poi sono arrivati i carabinieri, ha ammesso le proprie responsabilità e non ha opposto resistenza. A bordo dell’auto la pistola, una tuta mimetica, piume bianche.

Tra le ipotesi del folle gesto avanza l’innamoramento “per una ragazza romana, 18enne tossicodipendente”, come affermato dalla segretaria provinciale delle Lega, descrizione che coincide con il profilo di Pamela.

Sul profilo Facebook della madre di Pamela Mastropietro, nelle ore precedenti la sparatoria, sono comparsi commenti razzisti, tanta rabbia e voglia di vendetta da parte di diversi utenti. “Deve morire non merita di vivere”, “bastardi la pagherete”, “ci vuole al pena di morte”: questi i commenti che si leggono sotto alcuni post nella bacheca di Alessandra Verni. Molti anche i commenti e gli insulti contro gli immigrati, i “neri” che “devono essere espulsi e no devono o girare liberamente”.

Il premier Paolo Gentiloni farà alle 16, nella sala dei Galeoni a Palazzo Chigi, una dichiarazione dopo la sparatoria di Macerata. Il ministro degli Interni Marco Minniti sarà alle 17,30 a Macerata per partecipare alla riunione del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza. E’ la decisione che, a quanto si apprende, è stata concordata nell’incontro tra il premier Paolo Gentiloni e Minniti.