Il M5S interroga su presenza Ranieri in White list

30 ottobre 2017 | 16:54
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Il M5S interroga su presenza Ranieri in White list

All’imprenditore a cui è stata recentemente bruciata l’auto la questura negò il porto d’armi

REGGIO EMILIA – Come aveva annunciato, il Movimento 5 stelle chiede spiegazioni al ministero dell’Interno sulla vicenda di Reggio Emilia con protagonista l’imprenditore cutrese Francesco Ranieri, a cui qualche settimana fa e’ stata bruciata l’auto nella frazione di San Prospero Strinati.

Con un’interrogazione parlamentare depositata venerdi’ alla Camera – prime firmatarie le deputate Giulia Sarti e Maria Edera Spadoni – i 5 stelle chiedono in particolare perche’ alla ditta Ranieri Costruzioni Sas, oggi sottoposta a procedura fallimentare, venne concesso nel novembre 2015 di entrare nella Whitelist del Comune di Reggio Emilia nonostante, come emerso nell’udienza dell’11 aprile del processo Aemilia, nel maggio 2015 la Questura di Reggio avesse negato il porto d’armi al calabrese per “frequentazioni di persone di dubbia moralita’”.

Non solo. Sarti e Spadoni evidenziano anche come Ranieri, insieme all’imputato in Aemilia Pasquale Brescia, risulta tra i soci fondatori il 17 marzo 2012 dell’associazione sportiva “Circolo Ippico Western Ranch”, il maneggio abusivo sequestrato a Brescia solo dopo il suo arresto. Tra i soci dell’associazione, viene fatto notare, c’e’ anche Renato Maletta nato a Cutro classe 1969 che lavora attualmente al Catasto di Reggio Emilia.

Il nome di Maletta, che non risulta indagato e’ pero’ citato negli esposti di Potito Scalzulli, ex dirigente al Catasto reggiano che recentemente, su proposta proprio dei parlamentari pentastellati, e’ stato ascoltato anche dalla Commissione antimafia. A confermare i legami tra Rainieri e Brescia, infine, nell’interrogazione si segnala il fatto che a casa dell’imputato di Aemilia risulterebbero essere state trovate fatture della Ranieri Costruzioni. In relazione a tutto questo, si chiede quindi “di quali elementi disponga il ministro interrogato”.