Aemilia bis, altri quattro indagati: minacce a giornalista

23 agosto 2015 | 11:45
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Aemilia bis, altri quattro indagati: minacce a giornalista

Gianluigi Sarcone e Alfonso Diletto andarono dal direttore di Telereggio dopo un servizio che parlava di loro e gli dissero: “Questo lo sistemiamo noi”

REGGIO EMILIA – La fase 2 dell’operazione antimafia di “Aemilia” si è chiusa con quattro persone in più indagate oltre alle 19 che erano già finite nel mirino degli investigatori. Lo riporta oggi la Gazzetta di Reggio. Alle nove persone colpite da misura restrittiva e alle 10 indagate a piede libero, si aggiungono il 44enne Gianluigi Sarcone (già in carcere dopo la prima tranche di Aemilia) e il 48enne Alfonso Diletto (l’uomo del clan Grande Aracri che controllava la Bassa) per le minacce al direttore di Telereggio Gabriele Franzini per un servizio mandato in onda dall’emittente il 26 febbraio 2012 sulle vicende processuali relative allo stesso Diletto.

Sarcone e Diletto andarono da Franzini il 26 febbraio del 2012, dopo che Telereggio aveva mandato in onda un servizio, a frima di Franzini, relativo alle vicende processuali di Diletto. I due contestarno il servizio andato in onda e avrebbero tenuto una condotta molto aggressiva nei confronti del giornalista reggiano.

Addirittura Sarcone, girandosi verso Diletto e dando le spalle a Franzini, avrebbe detto: “Questo lo sistemiamo noi”. Per la procura c’è l’aggravante “di avere commesso il fatto con tipica metodologia mafiosa, dando piena evidenza di essere parte di un gruppo più ampio ben noto al giomalista. e al fine di agevolare l’azione dell’associazione di stampo mafioso”.

Oltre a loro sono indagati il 33enne Silvano Vecchi, figlio di Giovanni Vecchi, ex patron della Save Group di Montecchio (che insieme alla compagna Patrizia Patricelli viene considerato prestanome del clan cutrese-reggiano) e il fratello della donna (il 58enne Alfonso Patricelli). Tutti e quattro c’entrano con la società di installazione di impianti elettrici “Leonardo Group srl”. Per gli inquirenti Alfonso Patricelli avrebbe fatto da prestanome per gli altri tre.

Il quarto nome nuovo (Diletto era già indagato) è quello del parmigiano 42enne Loris Tonelli che, secondo gli inquirenti, sarebbe anche lui un prestanome e non sarebbe il titolare effettivo della discoteca “Duplex” (che si trova a Baganzola di Parma), dato che il locale sarebbe nelle mani di Michele Bolognino (già in cella perché coinvolto nel primo maxi filone di “Aemilia” come uomo di punta della cosca relativamente a Parma e in parte sulla Bassa).

Accuse confermate per tutte le altre figure di primo piano di questa seconda tranche investigativa.