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Vandalismi a Capodanno, la ricetta di Cantù (Teatri): “Una piazza diventa sicura quando è viva”

4 gennaio 2024 | 12:25
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Vandalismi a Capodanno, la ricetta di Cantù (Teatri): “Una piazza diventa sicura quando è viva”

Il direttore della Fondazione incassa subito il plauso di Rec: “Finalmente una via d’uscita alle derive securitarie dell’ultimo minuto”

REGGIO EMILIA – “Sono per una piazza che viva maggiormente” perché “quando uno spazio è socialmente presidiato è meno soggetto a criminalità”, parole del direttore dei Teatri, Paolo Cantù che – intervistato dal Carlino Reggio – spiega la sua “ricetta” per prevenire episodi come quello accadutonell’isolato San Rocco a Capodanno ed arginare la situazione di degrado attorno al Valli.

“Non entro nel merito dell’ordine pubblico e della sicurezza, perché non spetta a me – dice Cantù -. Però più che la presenza delle forze dell’ordine contro le quali ovviamente non ho nulla, sono per una piazza che viva maggiormente”. Il direttore dei Teatri poi spiega: “Tutti i luoghi di una città vanno socialmente presidiati perché solo così automaticamente diventano più sicuri e meno soggetti ad episodi come quelli di Capodanno”. E il teatro a Reggio “deve diventare o tornare ad essere di tutti. Questo è l’antidoto più grande contro il degrado”.

Parole, quelle del direttore dei Teatri, che hanno incassato il plauso di Rec: “Finalmente una boccata d’aria ed una via d’uscita alle derive securitarie dell’ultimo minuto atte a descrivere Reggio Emilia come un far west senza regole, una modalità che conosciamo bene volta non ha risolvere i problemi ma ad enfatizzarli, sprezzando Reggio Emilia per il proprio tornaconto personale e elettorale, un approcciò emergenziale da cui ci sentiamo distanti, da qualunque parte provenga”.

“Un presidio di polizia municipale, di operatori sociali o di attività più consone all’integrazione degli adolescenti – si legge nella nota di Rec – possono essere tutte fondamentali per completare lo sforzo di integrazione e istruzione che già si fa fin dai tempi dei nidi, ma soprattutto devono essere complementari tra loro. La nostra amministrazione non può negare né affrontare con le volanti a spot il problema, è invece necessario portare avanti con coraggio un bilancio sociale che preveda per ogni agente richiesto sul territorio, l’inserimento in servizio di almeno due operatori sociali. Il primo presidio è quello delle persone ed una piazza diventa sicura quando è viva”.