“Il nipote di Wittgenstein”, spettacolo di culto con Orsini

Date Evento
Il 29 ottobre
Dalle 21
Date Evento
Ingresso
EVENTO A PAGAMENTO

Evento concluso

Martedì 29 ottobre (ore 21) prosegue la stagione di prosa del Teatro Asioli di Correggio

“Il nipote di Wittgenstein”, spettacolo di culto con Orsini

CORREGGIO (Reggio Emilia) – Martedì 29 ottobre (ore 21) prosegue la stagione di prosa del Teatro Asioli di Correggio con il Maestro Umberto Orsini interprete protagonista de “Il nipote di Wittgenstein” di Thomas Bernhard, adattamento e regia sono di Patrick Guinand, in scena anche Elisabetta Piccolomini.

Tratto dall’omonimo romanzo di Thomas Bernhard e portato in scena da Orsini per la prima volta nel 1992, è subito diventato uno spettacolo di culto; ripreso nel 2001, gli è valso il premio Ubu per l’interpretazione, e Orsini lo considera un suo “gioiello di famiglia”.

Rinchiuso nella sua casa di campagna di Ohlsdorf, dove si rifugiava per fuggire dall’odiatissima Vienna, Bernhard rievoca Paul Wittgenstein, reale o supposto nipote del celebre filosofo. Uomo sensibilissimo, inadatto al mondo, appassionato di musica, ma anche di automobilismo, Paul Wittgenstein dissipò la sua fortuna al punto da ridursi all’indigenza.

Convisse con la malattia mentale fino alla morte con la massima naturalezza. Orsini-Bernhard rievoca questa amicizia profonda tra due solitari in un monologo intenso, dai molti ritmi e registri, sobrio e severo, quanto virtuosistico e appassionato, che è memoria affettuosa, invettiva contro i beceri connazionali e forse contro l’umanità, lamento funebre, satira selvaggia e feroce, storia dolente di una decadenza a cui nessuno dei due – né l’amico ormai morto, né l’autore stesso – può sottrarsi. A fare da contrappunto al fluire di parole del protagonista, la presenza silenziosa di una figura femminile indefinita, un po’ governante, un po’ amica, interpretata da Elisabetta Piccolomini.

Tirando le somme, Bernhard conclude: “L’unica differenza tra Paul e me è che Paul si è lasciato completamente dominare dalla sua pazzia, si è calato, se così si può dire, nella sua pazzia e io invece no, io non mi sono mai lasciato dominare completamente dalla mia pazzia, peraltro non meno grande della sua; per tutta la vita io ho sfruttato la mia pazzia, l’ho dominata, al contrario di Paul che non ha mai dominato la sua pazzia io la mia pazzia l’ho sempre dominata e può darsi che proprio per questo motivo la mia pazzia sia perfino più pazza di quella di Paul”.

Paul Wittgenstein usava dire a Bernhard: “Duecento amici verranno al mio funerale e tu dovrai tenere un discorso sulla mia tomba”. Quando morì, solo otto o nove persone andarono al suo funerale. In quel momento, Bernhard era a Creta. Ma, in qualche modo, il libro da cui è tratto lo spettacolo ha preso il posto di quel discorso che non venne mai pronunciato.

La stagione del Teatro Asioli è promossa e organizzata da Comune di Correggio ed A.T.E.R. – Associazione Teatrale Emilia Romagna, con il prezioso sostegno di Spal e Snap-On. Biglietti: Euro 20/17,50/15. Orari biglietteria: da lunedì a venerdì dalle 18 alle 19, sabato dalle 10,30 alle 12,30 (festivi esclusi) e un’ora prima degli spettacoli.