Festival Aperto, Giacomo Baldelli alla Sala Verdi

Date Evento
Il 11 ottobre
Dalle 20.30
Date Evento
Ingresso

Evento concluso

Venerdì 11 ottobre, ore 20.30, una performance composta da brani per chitarra elettrica ed ensemble di chitarre pre-registrato

Festival Aperto, Giacomo Baldelli alla Sala Verdi

REGGIO EMILIA – Affermato solista e musicista Giacomo Baldelli al Festival Aperto Reggio Emilia venerdì 11 ottobre, ore 20.30, alla Sala Verdi, si trasforma in Virtual Electric Guitar Ensemble, ricco di risonanze metropolitane. Una performance composta da brani per chitarra elettrica ed ensemble di chitarre pre-registrato, con Baldelli come unico esecutore.

Definito dalla critica “uno dei chitarristi più completi della sua generazione”, Giacomo Baldelli, italiano residente a New York spiega l’origine di questa performance: “L’idea è nata ai tempi della mia registrazione di Electric Counterpointdi Steve Reich. Questo brano del 1987 per chitarra solista ed ensemble (10 chitarre e 2 bassi elettrici) aveva una peculiarità inedita per l’epoca: l’autore metteva a disposizione di chi volesse eseguirlo dal vivo la registrazione su nastro dell’ensemble ad opera di Pat Metheny, aprendo le porte alla possibilità di suonare un brano di musica “colta” su una base pre-registrata. Probabilmente ispirato da Jonny Greenwood dei Radiohead, decisi anch’io di cimentarmi in questa operazione complessa, e registrai una mia versione dell’ensemble, sovraincidendo tutte le parti. Lo stesso feci anni più tardi, nel 2022, quando pubblicai Garcia Counterpoint di Bryce Dessner, omaggio a Steve Reich e Jerry Garcia dei Grateful Dead, brano pensato per chitarra elettrica e ensemble di 8 chitarre e basso elettrico. Per questo progetto ho poi lavorato con il compositore olandese Jacob TV, recuperando Postnuclear Winterscenario, suo lavoro del 1991 scritto come reazione attonita di fronte all’orrore della prima guerra del Golfo, e trasformandolo in un dialogo tra una chitarra elettrica e altre chitarre disperse in un soundscape stereo. Infine, l’amore per la musica di Andrew McIntosh, anch’egli spesso incline a creare soundscape coinvolgenti e ricchi di colori, mi ha spinto a chiedergli di scrivere per me il brano che verrà qui eseguito in prima mondiale”.

A completare il programma è un altro brano di Steve Reich, Nagoya Guitars, versione del celebre Nagoya Marimbas, trasformato in duo di chitarre da David Tenenbaum nel 1994.