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Barbiere di Siviglia, quando l’opera sfida la pandemia

Date Evento
Il 11 aprile
Dalle 17
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Ingresso

Evento concluso

Debutta l’11 aprile su operastreaming.com la nuova produzione dei Teatri di Reggio che si è realizzata al Teatro Municipale Valli in pieno lockdown. Paolo Cantù: “Abbiamo voluto rivendicare il valore essenziale della cultura e dell’arte”

Barbiere di Siviglia, quando l’opera sfida la pandemia

REGGIO EMILIA – Sarà un Barbiere di Siviglia colorato e “antidepressivo”, quello che la Fondazione I Teatri Reggio Emilia, in coproduzione con Fondazione Teatro Comunale di Modena, trasmetterà in streaming domenica 11 aprile, alle 17 su operastreaming.com, il portale dell’opera italiana, che porta nel mondo le produzioni liriche dell’Emilia Romagna grazie alla collaborazione con EDUNOVA-Università di Modena e Reggio Emilia.

Venerdì 9 aprile, alle 18.30, sul sito dei Teatri (www.iteatri.re.it) e sui canali facebook e youtube dei Teatri “Aspettando il Barbiere”, incontro online aperto a tutti, in cui il direttore d’orchestra, Leonardo Sini, il cast creativo – Fabio Cherstich, regista e Arthur Arbesser, costumista – in dialogo con il giornalista e critico musicale Alberto Mattioli introdurranno all’opera di Rossini e racconteranno un lavoro complesso e affascinante, che la pandemia ha reso ancor più complicato e difficile.

L’opera è stata prodotta infatti in pieno lockdown durante il mese di marzo al Teatro Municipale Valli: la Fondazione ha accarezzato fino all’ultimo il sogno di poterlo mettere in scena, finalmente, in presenza di pubblico, ma per questo si dovrà aspettare ancora un po’.

Nonostante questi tempi difficili, si è voluto portare avanti a tutti i costi la produzione lirica annuale, come spiega il direttore della Fondazione, Paolo Cantù: “Abbiamo insistentemente voluto confermare la nostra nuova produzione d’opera e per un intero mese 150 fra artisti e maestranze si sono incontrati e alternati sul palcoscenico del Valli, districandosi fra tamponi, distanziamenti, mascherine, paure e tanta fatica. Lo abbiamo fatto perché abbiamo chiara la funzione pubblica del nostro mestiere, per garantire una continuità ai tanti lavoratori del settore, per non scomparire e fare in modo che i luoghi che abitiamo quotidianamente si riprendano il prima possibile il ruolo di presidii sociali e culturali della collettività. Rivendicando il valore essenziale della cultura e dell’arte nel momento della ripartenza e, ancor più, nella costruzione dell’identità civile di un intero paese”.

“Oggi è sempre più difficile guardare avanti in un settore fragile quale quello del teatro che, sul filo della precarietà, cerca di restare in equilibrio senza arrendersi – commenta l’assessore alla Cultura, Annalisa Rabitti – Ma in realtà il teatro non ha mai smesso di lavorare, di resistere, e non ha mai dimenticato la sua essenziale funzione sociale. Brecht diceva che il teatro non può cambiare il mondo, ma può cambiare gli spettatori e questi, se lo vogliono, possono cambiare il mondo. Per questo ringrazio Paolo Cantù e tutte le persone che lavorando con lui non hanno mai smesso di fare sentire la loro voce che aiuta a pensare, a immaginare un mondo diverso da come appare, condividendo bellezza e speranza.”

A dirigere l’orchestra Filarmonica dell’Opera Italiana Bruno Bartoletti, Leonardo Sini, classe 1990, vincitore del “Maestro Solti International Conducting Competition”, concorso che scova i migliori direttori d’orchestra al mondo fra i giovani talenti e li proietta nei teatri di mezza Europa. La regia è di Fabio Cherstich, artista a 360 gradi, ideatore di quel progetto Opera Camion, con cui ha scarrozzato l’opera per tutte le piazze e le periferie d’Italia, compresa Reggio Emilia. I costumi sono di Arthur Arbesser, astro nascente della moda internazionale prestato al teatro, le scene di Nicolas Bovay, le luci di Marco Giusti.

Sul palco il Coro Claudio Merulo, diretto da Martino Faggiani e un cast con: Cesar Cortès (Il conte di Almaviva), Pablo Ruiz (Bartolo), Michela Antenucci (Rosina), Simone Del Savio (Figaro), Guido Loconsolo (Basilio), Ana Victoria Pitts (Berta), Alex Martini (Fiorello/ Un ufficiale).