Correggio e la “Scuola Logistica” di Gep Informatica
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Correggio e la “Scuola Logistica” di Gep Informatica

10 giugno 2019 | 8:2


Intervista al direttore commerciale Alberto Cirelli: “La rete d’impresa è fondamentale al giorno d’oggi, per questo penso sia importante creare sinergie forti e mature: puoi fare business creando valore attraverso un mix di conoscenze condivise”


REGGIO EMILIA – Il settore della logistica e dei trasporti risulta essere, al giorno d’oggi, uno dei più vivi ed interessanti. Il boom degli e-commerce e dell’online retail ha spinto sempre di più il settore ad innovarsi e a migliorare, per riuscire a soddisfare le esigenze senza perdere di vista l’efficienza e l’ambiente.

In Italia il settore logistico è in costante crescita, soprattutto grazie ad aziende innovative e vitali che riescono a reggere il passo con i tempi frenetici imposti dal mercato. Una di queste aziende, fiore all’occhiello del territorio, è sicuramente Gep Informatica. Abbiamo intervistato Alberto Cirelli, Direttore Commerciale di Gep, per scoprire come è nata l’azienda, con sede a Correggio, e come è riuscita a diventare un punto di riferimento del territorio.

Buongiorno Alberto, raccontaci come è nata Gep Informatica
Nel luglio dell’87, Nello Garruti ed Enrico Platani decidono di fondare un’azienda che porta le loro iniziali, G e P, che voleva offrire consulenza per l’analisi e la progettazione di procedure aziendali. Ovviamente l’informatica era molto diversa da come la viviamo oggi, ma nonostante tutto riescono a creare una realtà incredibilmente stabile. Negli anni ’90 continua a crescere, sviluppando le prime collaborazioni con la GDO. Sono anni d’oro, che hanno aiutato Gep ad affermarsi sempre di più nel territorio. Gli anni 2000 vedono il mio arrivo, la partecipazione alle Olimpiadi di Torino nel 2006 (abbiamo gestito i rifornimenti delle mense), le prime collaborazioni con il settore dell’abbigliamento di lusso e lo sviluppo di suite sempre più innovative. La tecnologia avanza, e Gep con lei. Uno dei nostri punti di forza è sicuramente il fatto di non essere mai rimasti fermi. Parallelamente alla parte tecnologica, siamo cresciuti sul terreno delle competenze e quindi della parte analitica e consulenziale, fondamentale per la costruzione insieme ai clienti di progetti logistici vincenti.

In questi anni avete visto anche l’inaugurazione di una nuova sede…
Assolutamente. Per noi è stata un’avventura straordinaria, che ci ha impegnato per anni. Quando è arrivata la necessità di espanderci abbiamo deciso di scommettere sul nostro futuro, scegliendo una sede che ci rappresentasse pienamente: la scuola di San Biagio a Correggio. Si trattava di una ex scuola elementare dei primi del 900, caduta in disuso. Abbiamo deciso di partecipare al bando comunale, siamo riusciti a vincere e successivamente abbiamo cominciato le opere di ristrutturazione. Un lavoro immane per noi, ma che è valso tutta la fatica.

Ma perché proprio una scuola?
Perché la formazione, per noi e per il nostro settore, è tutto. Abbiamo creato una scuola logistica, che oltre ad essere operativa a livello commerciale, fosse in grado di ospitare convention, eventi, lezioni… Vogliamo portare avanti l’aspetto culturale, per aiutare il nostro ambito a progredire sempre di più. Per questo invitiamo anche aziende non nostre clienti, in modo da instaurare un confronto aperto ed una crescita professionale e concreta per tutti: le competenze ed i prodotti informatici migliorano, mettendo in campo le conoscenze e le esperienze di tutti: anche di chi non è cliente.

È una concezione molto aperta: lo sviluppo del mercato viene prima dei vostri interessi personali…
L’idea è quella. La rete d’impresa è fondamentale al giorno d’oggi, per questo penso sia importante creare sinergie forti e mature: puoi fare business creando valore attraverso un mix di conoscenze condivise.

Quali sono i punti dolenti del vostro settore?
La ricerca di personale specializzato: in particolare riguardo alla parte “analitica” del nostro lavoro. I programmatori si trovano – ne abbiamo inseriti 13 negli ultimi dodici mesi – ma le figure che oggi si fatica di più a trovare sono quelle degli analisti con forti conoscenze in campo logistico e dei trasporti. Il mondo della scuola, della università e della formazione si sta muovendo, ma si può e si deve fare di più: la logistica ed il trasporto saranno sempre più ambiti strategici per la crescita economica del nostro Paese e noi dobbiamo essere pronti.

(Barbara Rosi)