Challenger, l’abbigliamento “made in Modena” che non cede a compromessi
Moda | ARTICOLO SPONSORIZZATO

Challenger, l’abbigliamento “made in Modena” che non cede a compromessi

16 luglio 2019 | 10:20


Angelo Giovani: “Non mi interessa vendere online, la qualità dei miei capi la trovate solo nei negozi, in località esclusive. Ci potete trovare a Moena, Madonna di Campiglio, Corvara, Courmayeur, Rapallo, San Martino di Castrozza, Santa Margherita di pula, Grado, Bormio, Milano Marittima, Palau e Baia Sardinia”


REGGIO EMILIA – Passione, qualità, esclusività. Ad oltre 35 anni dalla nascita del marchio “Challenger”, Angelo Giovani si sofferma a riflettere sul percorso che ha reso il suo brand un’eccellenza del “made in Modena”.

Buongiorno Angelo, parlaci di Challenger
Challenger è nata nel 1983 da un’idea che abbiamo avuto io e due amici. Eravamo giovani, ma la passione ci ha portato a crescere tantissimo, tanto che nel ’87 vendevamo già in tutta Europa. Nello stesso periodo abbiamo consolidato la partnership con Alberto Tomba, un atleta con la “A” maiuscola. Nel corso degli anni l’azienda ha avuto alti e bassi, come è naturale che sia. Ma nel 2000 c’è stata la svolta che ha cambiato le carte in tavola: sono diventato proprietario del marchio al 100%. Un sogno diventato realtà per me. Da quel momento in avanti, siamo riusciti a consolidare il brand, portando avanti una filosofia che è diventata un po’ il nostro simbolo.

Parlaci di questa filosofia: il “made in Modena” di Challenger
Partiamo da un concetto: lo stile e la qualità italiani sono rinomati in tutto il mondo, eppure molte case di moda nostrane hanno deciso di trasferire la produzione all’estero. Io ho scelto di non compromettere il marchio, la qualità e la tradizione: i nostri capi sono prodotti in Italia, anzi, in provincia di Modena. Abbiamo addirittura la modellista interna, che pochissimi negozi hanno. Anche nel rapporto con i rivenditori cerco di mantenere standard alti. Per me il cliente finale è la persona che entra nel negozio per acquistare un capo, non il rivenditore a cui ci affidiamo. È un concetto che non condividono tanti produttori, ma che io penso sia uno dei nostri punti di forza. Collaborando insieme ai negozianti siamo in grado di raggiungere l’obiettivo comune, ovvero dare al cliente un prodotto perfetto per le sue esigenze. Si tratta di coltivare rapporti, che con alcuni di questi punti vendita intrattengo da tantissimi anni. Inoltre non mi piace l’idea di “pestargli i piedi”, creando concorrenza online. Al giorno d’oggi, con l’avvento degli e-commerce, le persone entrano nei negozi, provano le cose, poi vanno a comprarle online. Non è un’abitudine che intendo promuovere. Chi vuole comprare Challenger deve farlo in negozio. Questa è la mia filosofia, che non cambierà mai.

In che località possiamo trovare Challenger?
Ci potete trovare a Moena, Madonna di Campiglio, Corvara, Courmayeur, Rapallo, San Martino di Castrozza, Santa Margherita di pula, Grado, Bormio, Milano Marittima, Palau e Baia Sardinia. Tutte località turistiche “esclusive”. Una scelta che ho portato avanti per diversi motivi. Sicuramente uno dei fattori chiave è la presenza di molti turisti stranieri, che quando vengono in Italia si aspettano di trovare i prodotti di qualità “made in Italy”. Inoltre mi piace che l’immagine di Challenger sia collegata a luoghi di così straordinaria bellezza.

Oppure possiamo fermarci in negozio da te, a Sassuolo
Assolutamente. Qui a Sassuolo, in via Regina Pacis 92, c’è la casa madre, che è anche outlet. È qui che mi trovate, sempre pronto ad offrirvi un buon caffè.