Un 30enne è finito in carcere per una lunga serie di violenze, minacce e atti persecutori nei confronti dell’ex compagna
CORREGGIO (Reggio Emilia) – Un 30enne residente a Correggio è finito in carcere per una lunga serie di violenze, minacce e atti persecutori nei confronti dell’ex compagna. Il provvedimento, emesso dal Gip del Tribunale di Reggio Emilia su richiesta della procura, è stato eseguito nei giorni scorsi dai militari della stazione di Correggio.
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, l’uomo – spesso sotto l’effetto di sostanze stupefacenti – avrebbe perseguitato la donna dal dicembre dello scorso anno, tempestando la vittima di telefonate e messaggi sui social, anche trenta al giorno, e minacciandola di morte con frasi come “ti spacco”, “ti ammazzo”, “non mi frega di andare in galera”. In più occasioni avrebbe anche alzato le mani su di lei, arrivando a colpirla con una stampella o a minacciarla con una bottiglia di vetro rotta.
Le aggressioni, denunciate ai carabinieri di Correggio, si sarebbero ripetute per mesi. Nell’agosto 2025 la donna riportò lesioni giudicate guaribili in 10 e 15 giorni dopo essere stata picchiata con schiaffi, tirate di capelli e colpi di stampella. A settembre, dopo averla bloccata per impedirle di allontanarsi, l’uomo le rapinò il cellulare e 70 euro, facendola cadere a terra e restituendole solo il telefono.
Un mese dopo, all’ennesimo rifiuto della donna di incontrarlo, la minacciò di fare del male ai genitori inviandole una loro foto. Spaventata, la vittima accettò di vederlo: durante l’incontro, fu nuovamente aggredita e colpita più volte con la stampella.
Le indagini hanno documentato anche un episodio risalente a dicembre 2024: durante un viaggio in auto, dopo il rifiuto della compagna di accompagnarlo a comprare droga, l’uomo sterzò volontariamente il volante facendo uscire di strada il veicolo, provocando alla donna lesioni guaribili in 20 giorni. Subito dopo la minacciò di morte per impedirle di raccontare la verità sull’incidente.
Le violenze hanno coinvolto anche un amico della vittima, colpito al volto con una bottiglia mentre cercava di difenderla: le ferite riportate furono giudicate guaribili in 30 giorni.
Al termine delle indagini, l’uomo è stato denunciato per atti persecutori, lesioni personali aggravate, rapina aggravata e violenza privata. Su disposizione dell’autorità giudiziaria, è stato arrestato e trasferito in carcere

